All’indomani dell’ingresso del leader di CiviciX Andrea Fora in Forza Italia, interviene Franco Raimondo Barbabella, nuovo Presidente dell’associazione.
“Rispettiamo la scelta di Andrea Fora, peraltro coerente con la sua esperienza istituzionale e il suo percorso politico. In questi cinque anni di impegno comune abbiamo apprezzato di Andrea sul piano personale il rigore, l’equilibrio, la lungimiranza, la trasparenza, la lealtà. E sul piano più propriamente politico la concezione dell’impegno pubblico come contributo di idee e approccio non ideologico ai problemi, avendo sempre presente che le scelte hanno un impatto sulla vita reale delle persone. Siamo sicuri che Andrea continuerà su questa linea.
Questo è il patrimonio comune che condividiamo e che costituisce un saldo legame ideale che continuerà nelle differenze di percorso, un carattere proprio e ineliminabile del civismo autentico. CiviciX resta associazione autonoma, che conserva e sviluppa il patrimonio di idee e di concrete esperienze maturate in questi anni e fornisce su questa base il proprio contributo originale al dibattito pubblico in vista del prossimo rinnovo del Consiglio regionale.
Noi pensiamo che l’Umbria abbia bisogno di una reale discontinuità, che prima di essere pregiudizialmente di persone o di schieramenti, deve essere di visione, di approccio ai problemi e di scelte nei settori chiave, a partire dalla sanità, dalle logiche di programmazione e dal ruolo dei territori, pena l’impossibilità di invertire la rotta e di reggere all’urto della modernizzazione nella nuova fase politica che spinge verso l’autonomia e il federalismo.
Per questo già stiamo lavorando ad una articolata e innovativa proposta programmatica per una nuova Umbria, che diffonderemo dopo Ferragosto con un appello al confronto a tutte le organizzazioni civiche e alle forze politiche autenticamente riformiste e liberali della regione, al fine di condividere una comune idea di rilancio generale del suo ruolo strategico in Italia centrale e del suo sviluppo innovativo a partire, lo ribadiamo, dal rapporto centro-periferia con particolare riferimento alla programmazione delle infrastrutture e dei servizi al cittadino.
Un metodo politico diverso da quello che vediamo già in atto da chi si presenta come innovatore e che invece ricalca la vecchia politica che ci porta al declino. Noi pensiamo che la svolta non può consistere in un progetto fatto di un collage di sigle. Pensiamo invece che debba ricercarsi prioritariamente un accordo sull’analisi di ciò che non va, di che cosa va fatto e di come va fatto. Per vedere poi con chi altri può essere fatto. Ci auguriamo di incontrare molti altri su questo percorso. Naturalmente anche e soprattutto Andrea”.