Se si voleva una dimostrazione in più che alla maggioranza che siede in Consiglio Comunale poco importa dei bisogni dei cittadini, crediamo che quanto occorso nel recente consiglio sia una dimostrazione più che eclatante. Il Consigliere di minoranza Dott. Caiello, raccogliendo le preoccupazioni da noi espresse in nostre precedenti comunicazioni in cui si faceva presente la situazione disastrosa del reparto di Urologia dell’Ospedale di Orvieto, ha meritoriamente formulato un’interrogazione urgente sul punto.
Da un lato, contrariamente a quanto previsto dall’art. 30 c.6 del regolamento, detta interrogazione non è stata ammessa ed è stata trasformata in question time diminuendone quindi l’importanza. Dall’altro, si è avuta una risposta dalla Sindaca nella quale comunica che entro il mese di agosto tutto sarà risolto. C’è soltanto da sperare che la soluzione non sia quella da lei proclamata di mandare ogni tanto qualche urologo dall’Ospedale di Foligno, dove, tra l’altro, il personale si lamenta già di lavorare troppo per noi e per il nostro territorio. Altrimenti avremo una “nuova Abbadia Medica”, in questo caso pubblica, all’interno dell’Ospedale di Orvieto, in tutto e per tutto uguale a quella struttura privata che fa venire specialisti urologi una volta alla settimana al Fanello (all’Abbadia Medica, appunto) e che tutti noi vediamo in continuazione reclamizzati sui social. Ovviamente, senza strumentazione e senza la possibilità di interventi chirurgici.
La Sindaca ha dimostrato, con le sue parole e cercando di tamponare la situazione, che PrometeOrvieto aveva ragione, ma contemporaneamente ha dimostrato di non aver capito nulla delle necessità del nostro territorio che richiedono un vero reparto di Urologia dotato di competenze e mezzi moderni. Forse non c’era molto da sperare da una maggioranza così prepotente da vantarsi in Consiglio di essere dieci contro sei, indipendentemente dall’esame del merito delle questioni da decidere. Ci aspettano 5 anni complicati.
PrometeOrvieto