di Marco Gobbino
Uno dei primi giocatori annunciati in sede di calcio mercato dall’Orvietana è stato Matteo Panattoni. D’altronde il presidente Roberto Biagioli era stato chiaro nelle direttive impartite al direttore sportivo Severino Capretti: trovare subito un attaccante che garantisse quelle reti che, nella passata stagione, da queste parti faticavano ad arrivare.
Su Matteo Panattoni, individuato dallo staff tecnico come prima scelta, c’era però parecchia concorrenza, almeno altre cinque o sei società. Ma alla fine la punta, ex giovanili Pisa, Taranto, Sanremese e Mobilieri Ponsacco, ha scelto la maglia biancorossa, sorprendendo tanti e rendendo particolarmente felice tutto l’ambiente della città del Duomo.
Matteo, cosa ti ha spinto a scegliere Orvieto, tra le tante offerte?
“È stata la voglia e l’insistenza con le quali mi hanno cercato, nessun’altra società ha dimostrato così tanta fiducia nei miei confronti, adesso sta a me ripagarla con almeno gli stessi gol messi a segno l’anno scorso“.
Dodici reti e tanti assist nell’ultima stagione ed ora sarai allenato da chi di gol ne ha fatti anche in Serie A, hai avuto già modo di conoscere le idee del tecnico Antonio Rizzolo?
“Anche il Mister ha insistito tanto per me, so che predilige il 4-3-1-2, che poi è il mio modulo preferito, fin dalle mie prime esperienze nelle giovanili, quindi ci siamo capiti subito“.
Matteo è arrivato a Orvieto da poche ore e mentre parliamo stiamo passeggiando attorno al manto del Muzi, invalicabile visti gli interventi di rizollatura e concimazione, un manto erboso che sembra già lontano parente di quello in pessime condizioni lasciato lo scorso anno.
Quali sono le prime impressioni del nuovo ambiente?
“L’impatto è molto positivo, vedo una buona organizzazione e voglia di fare bene, lo scorso anno su questo campo ho segnato uno dei gol più belli, spero di farne simili questa volta a favore dell’Orvietana. Anche il gruppo, dalle prime impressioni, sembra ben amalgamato, non vediamo l’ora di metterci alla prova“.
Classe 2002, 183 centimetri di altezza, piede favorito il destro, 27 reti in 53 partite nella Primavera del Pisa, poi esperienze in C al Taranto e in D a Sanremo e Ponsacco.
Sappiamo tutto del Panattoni calciatore, invece che tipo sei fuori dal campo?
“Sono un ragazzo tranquillissimo, poco estroverso, le cose che farò apprezzare di me saranno soprattutto l’impegno e la dedizione, sono proprio le mie caratteristiche principali”.
Chissà se il girone sarà lo stesso dell’anno scorso o se ci saranno più squadre laziali e meno toscane.
Immagino che da pisano vorrai rigiocare il derby con il Livorno.
“Ho passato tutta l’infanzia a Pisa, per cui quando mi sono ritrovato a giocare contro il Livorno è stato uno stimolo molto particolare, ma al di là di questa rivalità, andare a giocare in certi campi, come anche Grosseto o quest’anno Siena, è sempre stimolante, comunque contro il Livorno posso vantare un gol e un assist nei due confronti dello scorso anno“.
Ora vi aspetta una preparazione impegnativa, l’obiettivo è farsi trovare pronti quando inizierà la Stagione…
“La preparazione è un periodo certamente duro, sia fisicamente, ma anche mentalmente, però è essenziale, determinante. Potrebbe darci quella bella spinta per partire subito con il piede giusto, quindi dovremo impegnarci a fondo, anche perché, in fin dei conti, manca meno di un mese alla prima gara ufficiale“.