“Ri-partire dalla centralità della persona per andare al cuore della democrazia”. Un messaggio importante quello raccolto da Nova Civitas dopo la partecipazione alla Settimana Sociale dei cattolici in Italia 2024 che si è svolta a Trieste nei giorni scorsi. Racconta la stimolante esperienza la coordinatrice di Nova Civitas che ha riportato elementi utili e potenzialmente applicabili anche nella nostra realtà locale e di comunità. D’altra parte, assistiamo oggi, a ogni livello, a una vera e propria crisi strutturale del sistema rappresentativo, con un crescente disinteresse da parte dei cittadini, specialmente più giovani ma non solo, che si manifesta in astensionismo e mancanze di impegno verso diverse forme di partecipazione democratica a partire dall’impegno elettorale.
Molte le proposte maturate a Trieste che, nei giorni della manifestazione, ha visto l’incontro di molte personalità e esponenti del mondo cattolico, tra cui Papa Francesco, qui il suo intervento, delle istituzioni centrali, tra cui quella del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, qui il suo intervento, locali, dell’associazionismo, della formazione, dell’opinione pubblica, fino ai singoli cittadini.
Ne scaturiscono possibili percorsi maturati nell’ambito dei tavoli di lavoro e delle piazze della democrazia che hanno sviluppato i numerosi argomenti di dibattito, dalle cause e le difficoltà della partecipazione a concrete proposte di azione.
“Ho trovato una manifestazione veramente “democratica” anche nell’impostazione – dice Suor Maria Luisa Gatto – tutta la città è stata coinvolta a 360 gradi. Le piazze, ad esempio, e molti altri luoghi divenuti, insieme alle persone, protagonisti di eventi “diffusi”. Per altro, sono stata contenta nel costatare che i punti proposti e inviati nel corso dell’anno da Nova Civitas a sostegno del tema della Settimana sociale, frutto dell’impegno profuso nell’anno formativo 2023/2024, sono stati ripresi, condivisi e sviluppati”.
Tra le principali criticità della partecipazione individuate da Nova Civitas sono state indicate: “il coinvolgimento dei giovani, mantenere un impegno continuativo, accettare di superare la propria visione personale per un obiettivo più grande”. Per far fronte a tutto ciò, anche in relazione alle nuove sfide che ci si pongono di fronte nel prossimo futuro, è necessario ri-partire dal basso, dalle parrocchie, dalle associazioni, dai movimenti, coinvolgendo i soggetti dell’economia civile e tutti i cittadini, tutti, infatti, possono ridisegnare la vita della comunità per dare un futuro alla democrazia. Il metodo è quello del confronto e della condivisione in cui non si lascia indietro nessuna idea e, per le persone, la capacità di impegnarsi attraverso i propri diversi “carismi”, anche attraverso forme di impegno civile, per perseguimento del bene comune che si manifesta in forme di cittadinanza attiva.
“Un’esperienza formativa fondamentale anche per l’attività di Nova Civitas che con questa partecipazione corona i suoi dieci anni di attività e di impegno nella formazione per il bene comune secondo i principi della dottrina sociale e che, nelle prossime edizioni, potrà restituire al territorio i frutti di questo proficuo cammino” conclude Suor Maria Luisa.