Dopo la pausa elettorale, il consigliere comunale Mirko Pacioni ha ripreso a fare quello che dal 2019 fa, probabilmente perché ormai ha preso talmente confidenza con questo ruolo che non vuole abbandonarlo. Per la seconda volta consecutiva i cittadini di Porano hanno scelto di non affidare a lui la loro sorte ma di continuare a riservargli un ruolo di minoranza che non comporta responsabilità gestionali ma unicamente di opinione, visto che di proposte concrete è stato assai carente nella passata legislatura.
In verità almeno una la ricordiamo, quella dell’installazione di una fototrappola. Non gli resta quindi di spostare l’attenzione, come già abbondantemente fatto in campagna elettorale, sulle scelte dell’Amministrazione Comunale e sull’assessora Marinelli continuando a tacciarla di incoerenza politica e incompetenza. Probabilmente non ha molto chiaro il concetto di coerenza.
Il suo percorso durante la campagna elettorale e attuale testimonia un fatto politicamente rilevante. Il consigliere Pacioni, illudendosi di “Unire Porano” contro le destre “fasciste” con le sue bislacche teorie ed ideologie e con il suo ruolo di “puparo”, ha creato esattamente l’effetto contrario non solo in chi riteneva di poter facilmente gestire ma anche tra i componenti della sua stessa lista.
Quella lista che ha “utilizzato” per entrare in Consiglio Comunale e immediatamente dopo ha visto bene di abbandonare palesando un concetto di “coerenza politica” che fa parte soltanto del suo vocabolario. Il tutto in nome della verginità di un civismo attraverso il quale, bontà sua, pretendere di amministrare un Comune senza chiedere nulla alla politica dei partiti che governano Provincia, Regione e Stato.
Oggi si ritrova a svolgere il compito che il suo ruolo richiede, quello di criticare (per carità, legittimamente) le scelte dell’Amministrazione Comunale in merito all’aumento delle tariffe del Nido Comunale senza conoscere ed approfondirne le motivazioni che gli sono state esaurientemente fornite in Consiglio Comunale, ma chiaramente un bel manifesto per il paese fa molto più scena.
Diversamente, la Giunta Comunale, interpretando il ruolo nella massima trasparenza, ha avuto modo di spiegare le motivazioni di questo intervento direttamente ad una rappresentanza dei genitori. La scadenza dell’appalto per la gestione del Nido comunale ha comportato la necessità di esperire un bando che per due volte è andato deserto. Nel frattempo è intervenuto un fatto molto rilevante: il rinnovo del Contratto nazionale delle cooperative sociali che è stato firmato il 26 gennaio scorso. Il rinnovo del Ccnl interessa le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative del settore socio-sanitario-assistenziale, educativo e di inserimento lavorativo, in vigore dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2025.
L’accordo interessa oltre 400.000 lavoratori e giunge dopo un anno di trattative. Il precedente contratto risaliva al 28 marzo 2019. Sono previsti i seguenti aumenti dei minimi conglobati della retribuzione:
– 60 euro con la mensilità di febbraio 2024 al livello C1
– 30 euro con la mensilità di ottobre 2024 al livello C1
– 30 euro con la mensilità di ottobre 2025 al livello C1.
Inoltre gli educatori dei servizi educativi per l’infanzia e gli educatori professionali socio pedagogici avranno diritto a un elemento temporaneo aggiuntivo della retribuzione mensile di 41,00 euro dal 1° gennaio 2025 e un ulteriore incremento di 41,00 euro dal 1° settembre 2025 che sarà indicato come “ETDR Educatore”. Dal 1° gennaio 2026 tutti gli educatori transiteranno al livello D2.
Tali novità, assolutamente giuste e condivisibili, anzi anche abbastanza tardive, pongono in capo alle cooperative e di conseguenza alle Amministrazioni comunali, presso le quali numerose cooperative sociali prestano il loro servizio soprattutto in ambito socio-educativo, la necessità di prevedere un aumento dei costi gestionali ed operativi per contrastare l’evidente insostenibilità delle gestioni alla luce dei nuovi fatti.
Il Comune di Porano riesce da anni a garantire un servizio essenziale come quello del Nido, fondamentale per la socializzazione dei bambini e per la conciliazione dei tempi di lavoro delle famiglie, un servizio di qualità tale che anche famiglie non residenti apprezzano. Le tariffe del Nido erano ferme al 2017, nel frattempo il mondo è cambiato, forse qualche consigliere non se n’è accorto, sono aumentati i costi dei materiali e delle utenze, dal 2019 al 2023 l’energia elettrica del 108%, il gas del 72,1%, l’acqua del 13,2% (dati Cgia) tanto che il Comune di Porano impegna annualmente dal proprio bilancio tra i 60 ed i 70 mila euro.
Il servizio del Nido Comunale è di estrema importanza alla stregua di altri che l’Amministrazione Comunale ha il dovere di tutelare e finanziare rivolti anche ad altre fasce di cittadinanza, così come “Porano Conta!” ha specificato nel proprio programma elettorale rispetto a nuove iniziative verso giovani e amziani.
La scelte, alternative, pertanto erano due: rinunciare definitivamente al Nido Comunale o chiedere una collaborazione alle famiglie, pur comprendendo tutte le loro esigenze perché non si vive su una nuvola, per mantenere un servizio di grande importanza per la comunità. Da qui l’aumento che sarà sostenuto dal Comune di Porano per quattro mesi, da settembre a dicembre, e scatterà per le famiglie dal mese di gennaio 2025.
A giudicare dalle numerose iscrizioni che stanno arrivando, il Nido sarà ancora un servizio molto richiesto, tenendo conto che le famiglie, come già da qualche anno, avranno la possibilità di accedere ai bonus Inps che coprono gran parte della spesa sostenuta sulla base del valore Isee.
Porano Conta!