I gruppi estivi di animazione parrocchiale si sono ritrovati anche quest’anno, come ormai da tradizione, negli spazi della chiesa di Ciconia per il “GrestFest“, una giornata di condivisione e incontro nello spirito di amicizia vissuta secondo l’autentico spirito cristiano.
“I ragazzi e i bambini attendono ormai ogni anno con entusiasmo questo momento di incontro collettivo, preparandolo con cura, – spiega il parroco Don Emanuele Frenguelli responsabile di Ciconia che ha ospitato l’incontro – gli animatori di tutte parrocchie si sono riuniti insieme già nelle scorse settimane per organizzare i vari momenti della giornata“. Che sia un successo lo confermano anche i numeri, oltre 300 i presenti tra grandi e piccoli, che con i parroci, Don Emanuele, Don Danilo, Don Stefano hanno accolto due ospiti speciali, il vescovo Gualtiero Sigismondi e la presidente dell’Avis di Orvieto Fabiana Breccia, a cui è stata consegnata una targa ricordo. Il vescovo, nel suo saluto, ha sottolineato l’importanza di questa esperienza come momento di divertimento, ma soprattutto di crescita.
È un pellegrinaggio, ha detto, in cui non solo si ammira la bellezza di un luogo o si cammina, ma si va verso una meta che “premia” accrescendo e rafforzando anche e soprattutto lo spirito. E il Grest è proprio questo, ci si diverte insieme ma soprattutto si condivide un’esperienza di crescita spirituale e umana tra grandi e piccoli. Diversi i momenti che hanno scandito la giornata, la “sfida” tra i quartieri orvietani, Corsica, Serancia, Stella, Olmo, capitanati da un Ulisse che parla in dialetto orvietano, in cui alla fine a vincere è la concordia, i giochi, i laboratori, i canti e i momenti di riflessione e preghiera.
“Un grazie speciale – dicono Isabel e Giacomo due dei numerosi animatori – va ai nostri parroci di Orvieto, Centro e Scalo, Sferracavallo e Ciconia, che coinvolgono noi giovani in tante inziative, il grest è solo una di queste. Possiamo veramente dire di essere cresciuti insieme anche per questo, la nostra amicizia è nata qui“.“I complimenti vanno in realtà proprio ai ragazzi, gli animatori e le animatrici, e ai giovanissimi partecipanti – chiosa Don Emanuele Frenguelli. – Sono orgoglioso di vedere il tempo che dedicano con entusiasmo alla parrocchia, dimostrando di essere le pietre vive di questa chiesa“. (V.C)