È stata approvata dalla Giunta, in linea con la legge regionale n. 1/2015, su proposta dell’Assessore Melasecche, per la delega alla mitigazione del rischio idraulico, idrogeologico e sismico, la delibera con la quale si aggiorna il catasto regionale delle singolarità geologiche o geositi, sostituendo la carta n. 11 del Piano Urbanistico Territoriale del 2000 che fissava i vincoli per le singolarità geologiche.
Si tratta di un atto importante, spiega l’Assessore, visto che le schede descrittive delle aree sottoposte a tutela nella nostra regione, risalgono agli anni ’90 e non tengono conto della definizione tecnica di geosito che, a suo tempo, veniva inquadrato come “singolarità geologica”. È importante sottolineare che il lavoro di revisione portato avanti dagli uffici regionali è stato indicato come esempio al congresso nazionale della Società Geologica Italiana dove verrà presentato. Inoltre, la modifica del catasto dei geositi viene fatta prima dell’adozione del piano paesaggistico regionale in modo che venga ricompreso in forma aggiornata in quest’ultimo.
L’aggiornamento era necessario visto che, nella stesura della mappatura degli anni ’90, molte aree pur di grande interesse, furono definite di tipo paesaggistico generico collocandole quindi in una fascia diversa da quella di geosito che invece è per definizione riconosciuto come luogo ipogeo o subacqueo, spazialmente limitato e chiaramente distinguibile dalle zone circostanti, con caratteristiche geologiche di intrinseco interesse scientifico internazionale, nazionale o regionale che permettono di comprendere la storia o l’evoluzione geologica di un territorio e per il quale è possibile individuare un interesse geologico per la sua conservazione.
Alla luce dell’importanza di dare la giusta considerazione a questi siti, per la stesura del nuovo catasto regionale dei geositi è stato portato avanti un attento lavoro collocando 9, unificando 8 e individuandone 3 nuovi per un totale complessivo di 37. Da un punto di vista reale su circa 220 chilometri quadrati non vi sarà più il vincolo come da definizione corretta di geosito dell’Istituto Superiore per la Ricerca e Protezione Ambientale (ISPRA). Inoltre, senza apporre alcun vincolo, la Sezione Geologica diretta dal geologo dott. Andrea Motti, che ringrazio, ha provveduto a inquadrare tutto il territorio regionale in 10 diversi domini di forme geologiche del paesaggio oltre a realizzare il nuovo itinerario geo-turistico Spoleto-Norcia.
Conclude l’assessore: “La puntuale attenzione a tutti gli aspetti di salvaguardia dei siti naturalistici e geologici costituisce una costante della politica regionale nell’ambito di uno sviluppo sostenibile che l’Umbria persegue con convinzione ed impegno”