Con sentenza emessa in data 8 luglio 2024 il Tribunale di Terni ha condannato la Cassa di Risparmio di Orvieto a restituire 104.000 euro ad un’impresa del Ternano in relazione all’acquisto di azioni della Banca Popolare di Bari, avvenuto con l’ultimo aumento di capitale del 2014, pochi anni prima del default di quest’ultima culminato con il suo commissariamento del dicembre 2019.
Il Tribunale di Terni ha accertato che la CRO non ha fornito all’impresa ternana informazioni adeguate sui rischi dell’investimento, in particolare sulla illiquidità delle azioni BPB, non quotate in borsa. Inoltre, il Tribunale ha ritenuto che il profilo di rischio dell’impresa non fosse compatibile con l’acquisto di tali azioni. In conseguenza della sentenza, la CRO dovrà restituire all’impresa ternana il controvalore delle azioni BPB acquistate, oltre alle spese legali sostenute. La banca potrà riavere le azioni indietro.
Secondo il coordinamento degli avvocati degli azionisti BPB-CRo di Terni e Viterbo, formato da Florido Fratini, Leonardo Di Russo, Annalisa Cannetto e Sante Zampolini, “questa sentenza rappresenta un precedente importante per le numerose altre cause simili pendenti presso il Tribunale di Terni”.
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