“I dati del Rapporto del Centro Crea Sanità relativi alle performance delle regioni per i servizi sanitari restituisce una fotografia della sanità in Umbria che va interpretata in maniera critica, superando preconcetti e valutazioni fittizie, troppo spesso usate in modo scoordinato e pretestuoso, che ingenerano nei cittadini allarmismi e senso di abbandono su un tema così delicato come quello della tutela della salute”. Lo afferma l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto.
“I dati del Crea – dice – vanno letti con grande attenzione, cosa che non mi pare sia stata fatta da chi ha fatto pubblici commenti. Da una lettura attenta infatti, emerge che nello studio è stato effettuato un confronto tra due anni, ovvero il 2017 e il 2022. A pagina 83 del rapporto si legge chiaramente che l’Umbria, pur restando in terza fascia, nel 2017 era allo 0,26 per indice di performance, molto più basso di quello registrato nel 2022, dove è passata allo 0,39 con una dinamica positiva di miglioramento del 51,6%. In base proprio a questo recupero l’Umbria è tra le regioni che hanno recuperato con più del 50%”.
“Questo dato – conclude Coletto – se di certo non è il massimo che si poteva raggiungere, ci tengo a precisare che, dopo anni caratterizzati dalla pandemia che ha stressato il sistema sanitario nel suo complesso, di certo testimonia l’impegno dell’Amministrazione Regionale a superare quel gap iniziale che è testimoniato dai dati del 2017”.