di Enrico Paolini
Senza entrare nel merito dei vari interventi sul valore ed il significato del civismo politico, vorrei fare una proposta concreta partendo da un presupposto: il “cambiamento”, la crescita sociale, culturale ed economica di tutto il Territorio Orvietano sono in mano agli abitanti del Comune di Orvieto e non di un Sindaco, della sua Giunta e del Consiglio Comunale. Questi sono soltanto uno strumento importante, primario, ma non sufficiente. E qui non mi posso dilungare su quello che è stato o non è stato prodotto negli ultimi 25/30 anni dai vari Sindaci, Giunte e Consigli Comunali.
Per realizzare un vero cambiamento occorrono molti anni, molti di più di una o due legislature comunali, ma soprattutto occorre un progetto, o più progetti uniti in una unica visione.
La proposta è questa: creiamo un soggetto giuridico, una associazione, meglio una fondazione di comunità, con lo scopo di redigere un nuovo progetto di “sviluppo sostenibile” di Orvieto e di tutto il Territorio Orvietano.
Un Progetto che potrà e dovrà essere a disposizione delle prossime amministrazioni comunali, di tutti gli abitanti, di tutti gli enti ed i soggetti pubblici e privati che operano nel territorio orvietano. Un progetto da realizzare attraverso gruppi di studio e di lavoro divisi in aree tematiche (economia, turismo, sanità, cultura, formazione ecc.) ma soprattutto in aree territoriali che hanno esigenze e caratteristiche diverse e particolari: la Rupe ed il centro storico, la Valle del Paglia (Sud e Nord) con Ciconia, Orvieto Scalo, Sferracavallo, ecc. l’Altopiano dell’Alfina, il versante Monte Peglia.
Ad eccezione della Rupe, le altre quattro aree dovranno coinvolgere, nella progettazione, i territori di tutti i comuni limitrofi, confinanti, che vanno anche al di là della Regione Umbria e comprendono il Lazio e la Toscana. Il Progetto complessivo che sarà realizzato avrà molta più forza e possibilità di essere attuato se coinvolgerà un’area di ca 50/60.000 abitanti piuttosto che 20.000.
Questa proposta è indirizzata in primo luogo all’associazione NOVA ed a Roberta Palazzetti con il suo gruppo di sostegno: non dovrebbero andare persi l’impegno, le capacità, gli approfondimenti, le novità che questi due gruppi civici hanno portato nel dibattito politico della campagna elettorale. Poi la proposta è indirizzata a tutti i candidati civici che si sono messi in gioco nelle due coalizioni di centro destra e centro sinistra. Ai vari partiti politici ed ai consiglieri eletti, sia a quelli che saranno al governo del Comune, sia a quelli che saranno all’opposizione. La proposta è indirizzata a chi sarà il futuro Sindaco. La proposta è indirizzata a tutti gli Enti e le Società pubbliche e private, le Associazioni Culturali, del Terzo Settore, di Categoria, Sindacali ecc. La proposta è indirizzata a tutti gli abitanti del Comune di Orvieto, sia agli anziani più o meno giovani come me, che potranno mettere a disposizione la propria esperienza, sia ai giovani più o meno adulti come i promotori di Nova, che dovranno, loro, soprattutto, progettare il proprio futuro.
Occorre ricreare una Comunità allargata che metta insieme tutte le idee, le proposte ed i vari programmi elettorali, andando ad approfondirli e discuterli. Quindi attraverso lo studio della storia, l’analisi del presente, la progettazione del futuro, creare un condiviso Progetto del Territorio Orvietano. Prendiamoci il tempo necessario, guardiamo alto, guardiamo dall’alto, guardiamo avanti.