La Cooperativa sociale Mir Onlus ha risposto alla chiamata di Next Nuova economia e del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Perugia. Nei giorni scorsi si è tenuto a Perugia il convegno internazionale “Manifesto e frontiere della ricerca per un Rinascimento economico”.
Durante la conferenza è stato presentato per la prima volta il “Manifesto per una nuova economia”, con l’obbiettivo ambizioso di far uscire il mondo dell’economia dalla propria comfort zone ed affrontare sfide globali sempre più urgenti. Accademici e imprenditori di tutto il mondo si sono confrontati sulla possibilità di promuovere una economia civile e circolare in grado di rispondere alle esigenze sempre più pressanti della dignità della persona e della sostenibilità ambientale.Mir, da parte sua, grazie a Next, ha prodotto le borse per il congresso internazionale consegnando nelle mani dei relatori e di tutti i partecipanti un piccolo esempio di “Ecologia integrale”. Le tote bag sono infatti figlie di una progettazione a lungo termine condivisa dalla Cooperativa e dalla Casa di Reclusione di Orvieto. Le borse sono composte in parte dal cotone prodotto nella tessitoria del Carcere orvietano e in parte da stoffe provenienti da eccessi di produzione aziendale o dismesse da privati prima del conferimento in discarica.
I tessuti sono stati tagliati dagli stessi detenuti nell’ambito del progetto “Dentro…casa”, approvato dal Ministero della Giustizia e volto al sostegno dei soggetti privati della libertà nella prima fase della loro detenzione. Le borse sono state poi cucite e confezionate nell’atelier di Mir dalle maestranze della Cooperativa, da donne afferenti al Centro antiviolenza e persone con disabilità.
L’obbiettivo di tale “Artigianato diffuso” è l’inserimento lavorativo e sociale di soggetti fragili in un contesto insieme professionale e familiare in cui ricucire gli strappi della vita e tessere nuovamente una rete di relazioni edificanti.
La felice collaborazione fra Mir e il Dipartimento di Economia dell’Ateneo perugino è stata resa possibile dalla gentile mediazione del Direttore Marcello Signorelli che si è rivelato da subito entusiasta di riscontrare la condivisione di istanze comuni fra gli universi apparentemente distanti dell’Accademia e della Cooperazione.