Volge al termine la consiliatura anche a Porano. Nei prossimi 8 e 9 giugno i cittadini saranno chiamati al voto e alla valutazione da un lato di chi ha amministrato negli ultimi 15 anni (stesse persone, una più una meno, stesso metodo autoreferenziale, stesso modus operandi a beneficio soltanto del proprio elettorato e non certo di un’intera comunità) e dall’altro delle proposte che giungono dalla Lista UNITI PER PORANO, realtà civica nata da riunioni ad assemblee aperte e partecipate da decine e decine di poranesi, tra la fine del 2023 e la primavera 2024.
L’esperienza di “Alternativa per Porano” dal 2019 al 2024, votata al tempo da 251 poranesi, la considero molto positiva: per essersi formata in modo totalmente orizzontale e assembleare, senza “capi”, senza burattinai/e, senza “servi né padroni”, senza partiti, senza aver mai fatto promesse irrealizzabili a scopo strumentalmente elettorale; per aver saputo raccogliere i contributi e le competenze di tanti, per aver supportato ottimamente il lavoro del sottoscritto, per aver praticato un percorso di radicamento sul territorio fatto non soltanto da diverse decine di interrogazioni e di mozioni (tra cui anche due richieste di Consiglio Comunale aperto su temi fondamentali come Acqua Pubblica e Sanità, puntualmente respinte da chi amministra); per aver svolto in Consiglio Comunale un’azione al tempo stesso “di contrasto” allo sperpero di denaro pubblico della Giunta Conticelli, ma nel contempo “di proposta”: su tutte il tentativo di impegnare l’ente nell’acquisto della tristemente nota – per lo scempio ambientale ed edilizio ultradecennale – area dell’ex orto del prete, puntualmente bocciata dall’Amministrazione Comunale, nell’ignavia e con l’astensione dell’altro gruppo di minoranza. Per aver promosso aggregazione su temi sociali, storici, ambientali attraverso presentazioni di libri, incontri con autori e storici, serate in musica, performance teatrali, incontri on line e così via. Tutto quanto realizzato e pubblicato, è stato reso e resterà disponibile per tutti, nei canali ufficiali di comunicazione:
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Perché certi temi non “scadono” mai, e perché in un paese con la memoria corta come l’Italia, coltivare memoria sui territori diventa quasi vitale; lo dobbiamo al presente di Porano, ma soprattutto alle “generazioni” successive di Porano, sia di cittadini che di amministratori. La memoria diventa fondamentale anche per mettere nelle condizioni chi intenderà proseguire con le attenzioni verso la Giunta Conticelli, qualora malauguratamente dovesse essere rieletta; perché quella che abbiamo vissuto negli ultimi 5 anni è stata la Giunta comunale più inutile, apatica e dannosa che la Porano del secondo dopoguerra ricordi.
Dal 2019 al 2024, per citare qualche esempio significativo: abbiamo potuto toccare con mano la loro totale mancanza di una visione complessiva e organica per lo sviluppo e per la tutela/valorizzazione di un territorio e di chi lo vive, siano essi residenti o visitatori. Abbiamo documentato la svendita di beni comuni (come ad esempio lo Scuolabus) per “quattro soldi”, con il pretesto dei costi di mantenimento, tentando di coprire così la loro disorganizzazione. Abbiamo vissuto un paese andare in tilt per un palmo di neve ghiacciata e per la totale inefficienza di chi avrebbe dovuto coordinare il minimo delle azioni necessarie, e invece non aveva messo nel conto nemmeno l’acquisto di qualche sacco di sale da gettare sulle strade all’occorrenza. Abbiamo visto fin’ora fallire un gemellaggio che avrebbe altresì potenzialità enormi, soprattutto per i poranesi più giovani, se immaginato, progettato e praticato diversamente in un contesto realmente europeo. Abbiamo visto sperperare risorse economiche importanti per un totem turistico informatico mai funzionante, per la ristrutturazione dei locali degli ex bagni pubblici con finalità di accoglienza turistica mai inaugurati con servizi igienici inaccessibili ai disabili, per la mancanza di attrezzature dedicate alla divulgazione sui prodotti tipici previste dal medesimo progetto turistico e mai acquistate (complessivamente oltre 40.000 euro).
Abbiamo documentato le modalità di realizzazione della cosiddetta “opera migliorativa” del progetto di “valorizzazione” di Villa Paolina, ovvero il muretto di confine del parco, posto lungo la Strada Provinciale, costruito in fretta e furia, tranciando le radici di alberi alti 10-15 metri (ovvero in alcuni punti colando cemento proprio sopra le radici, tutt’ora visibili); azioni per le quali chiedemmo la verifica delle autorità competenti fornendo relativa documentazione fotografica.
Da ultimo, abbiamo visto affidare gli impianti sportivi – dopo l’abbandono pluriennale – per 10 anni ad un soggetto privato che (come da capitolato) verserà al Comune un canone annuo di affitto irrisorio di 501 euro, il Comune di Porano dovrà anche provvedere alla manutenzione straordinaria e di recente ha anche respinto (ponendo il veto con un’inesistente esclusiva da parte del gestore) una lodevole iniziativa di un gruppo di giovani del luogo che avrebbero voluto ri-costituire una realtà sportiva poranese, chiedendo l’utilizzo degli impianti.
L’ultimo atto, voglio sperare, di un atteggiamento generale che tutto esternalizza e tutto appalta, caricando i costi sulle tasche dei poranesi e diminuendo le responsabilità di chi amministra. Abbiamo riscontrato decine e decine di “cerimonie istituzionali” tanto vuote nella sostanza quanto finalizzate unicamente alla propaganda. Abbiamo visto i bambini delle scuole primarie di Porano percorrere le vie del paese con le loro insegnanti e la bandiera della pace per le vittime della guerra in Ucraina con il plauso dell’Amministrazione Comunale, ma non vediamo ora purtroppo la medesima sensibilità o fosse anche soltanto la pietà umana, verso il tentativo di sterminio del popolo Palestinese, con oltre 45.000 vittime civili, dei quali oltre 15.000 bambini e 10.000 donne.
Per riassumere, dal 2019 al 2024 abbiamo percorso i due binari paralleli della contestazione documentata e delle proposte motivate, opponendoci a chi ha amministrato come se Porano e i suoi abitanti fossero “soltanto cosa loro”, quasi con un senso di proprietà piuttosto che da Amministratori. Per tutti i motivi fin qui esposti, ho deciso di contribuire alla nascita, e spero al rafforzamento, del nuovo gruppo UNITI PER PORANO.
Nella partecipata riunione nella quale Carmela Palmieri palesò la sua intenzione di candidarsi a Sindaco, riscontrando nelle settimane immediatamente successive il consenso della stragrande maggioranza dei partecipanti alle assemblee, ho visto non soltanto una persona professionalmente competente e con il piglio giusto per dare un presente e un futuro a Porano, ma anche il punto di equilibrio migliore tra le istanze politiche espresse nel gruppo, che seppur nei loro distinguo si riconoscono in ogni caso nei valori fondanti la Costituzione italiana, nata dalla lotta al nazi-fascismo.
Sulle due ex Consigliere Comunali dell’altro gruppo che fu, come me, di opposizione, e che per pochi mesi hanno frequentato le riunioni per la formazione di UNITI PER PORANO, le stesse persone che il 16 marzo 2024 firmavano un documento con il quale forse ritenevano di rappresentare (cit.) (…) “le migliori energie della sinistra democratica, cattolica e socialista di Porano (…) rassicurando i loro elettori anche sul proseguimento della loro (cit.) “forte opposizione all’interno del Consiglio Comunale (…)”, salvo poi, già il 25 aprile 2024 (soltanto un mese dopo!) ritrovarsi l’una Consigliera candidata nella Lista “Porano Conta” (sostenuta dalle destre di “matrice governativa” e anche dall’estrema destra), e l’altra Consigliera sostenitrice della prima anche con un gruppo “informale”, apparentemente più virtuale che reale, nonché totalmente mancante di proposte concrete, non ho alcuna considerazione da fare.
Sul comunicato diffuso sulla pagina FB di “Porano Conta” nella notte tra il 6 e il 7 giugno 2024 dal titolo “RES, NON VERBA”!, di pura e becera propaganda, ideato unicamente nel tentativo di mettere zizzania nel gruppo avversario, le uniche serie considerazioni da fare riguardano le presunte violazioni della privacy del sottoscritto, vista la loro pubblicazione di citazioni testuali, anche virgolettate, di alcune mie affermazioni scritte in contesti privati, e giunti alle orecchie di “Porano Conta” evidentemente a causa di qualche zelante delazione doppiogiochista, chissà, lo scopriremo solo vivendo; ma soprattutto lo potremo sapere soltanto dopo che i miei legali di fiducia avranno depositato la denuncia che ho già presentato ed eventuali indagini avranno fatto il loro corso. Perché Porano e i suoi abitanti non meritano di vivere questo “clima avvelenato”, e nella loro libertà di scelta meriterebbero di vivere e partecipare serenamente uno dei luoghi più belli del comprensorio orvietano. Purtroppo però, politicamente parlando, siamo invece costretti ad occuparci in questa fase del “classico” modo di fare di chi, nonostante l’esperienza, ha pochi argomenti da spendere e tenta di spostare l’attenzione sul contesto “personale” e di personalizzare tutto, e alla fine a buttarla sempre “in caciara”. Il nervosismo palesato da “Porano Conta” e l’utilizzo nei comunicati ufficiali dei “sentito dire” e di mie citazioni testuali fatte in contesti privati, denota una loro reale preoccupazione di perdere queste elezioni.
Per tutto quanto fin qui affermato, faccio appello al sostegno e al voto per la Lista n.2 “UNITI PER PORANO”, ai tanti poranesi che non si riconoscono in questo modo di amministrare un paese e una comunità. Per noi tutti, ma soprattutto per le generazioni più giovani, alle quali in Italia e anche a Porano, stanno lasciando soltanto le “macerie da ripulire”.
Mirko Pacioni, capogruppo uscente di Alternativa per Porano