di Antonello Romano
L’esito della consultazione elettorale per le elezioni europee può essere riassunto in un significativo ritorno al voto da parte dell’opinione pubblica italiana che negli ultimi anni era rimasta “al palo” di fronte la chiamata alle urne. Per l’Europa hanno, comunque, votato la metà degli italiani aventi diritto, e l’altra metà si è astenuta. Ma non è una sorpresa, i nostri elettori hanno sempre avuto un atteggiamento poco incline al voto in Europa e ultimamente la credibilità dell’Unione e’ stata più volte messa in discussione per la sua incapacità nel fare sentire la propria voce nel consesso internazionale dei Paesi che contano.
Il dato che emerge di più nel voto per l’Europa è l’avanzata delle Destre estremiste che vincono dove non erano al Governo, quindi un chiaro segno di protesta nei confronti di Governi che non hanno soddisfatto e che hanno deluso le aspettative dei propri elettori. L’interventismo bellico, ad esempio, della Germania di Scholtz e della Francia di Macron è stato punito forse anche per paura, da parte degli elettori, di un eccessivo e pericoloso coinvolgimento dell’Europa nel conflitto tra Ucraina e Russia.
Invece è stata premiata l’opposizione delle Destre che hanno preso le distanze dall’Europa interventista, ambientalista e inclusiva e che non ne hanno condiviso le politiche sull’immigrazione e sulla transizione ecologica imposta dai cambiamenti climatici. Caduto l’asse politico Parigi-Berlino, forse al G7, la Premier Giorgia Meloni, ultimamente sempre più atlantista e filoamericana, potrebbe prendere il sopravvento e rafforzare l’asse Italia USA approfittando della debacle di Macron di Scholtz.
Da sottolineare che se Fratelli d’Italia si conferma in Italia il primo Partito politico, dando così più forza a Giorgia Meloni anche in ambito europeo avendo la Premier dimostrato di essere a capo di un Governo dotato di stabilità, anche il Partito Democratico, con l’importante risultato ottenuto oltre il 24,5%, si conferma il maggior Partito di area socialista presente nel nuovo Parlamento Europeo e di cui il futuro nuovo Consiglio che, probabilmente, farà sempre capo a Ursula von der Leyen, non potrà fare a meno di tenerne conto.
La Destra ungherese ha perso, invece, rispetto alle precedenti consultazioni, perché alcuni ultimi atteggiamenti e comportamenti del suo leader Orban non sono piaciuti al suo elettorato, sia per motivi di politica interna che per l’alleanza con Putin. In Italia la politica si è quindi ulteriormente polarizzata su due figure: quella della Premier e leader del centrodestra e di FdI Giorgia Meloni, che ha migliorato il risultato conseguito nelle precedenti elezioni politiche, e quella della leader del Partito Democratico, Elly Schlein, che ha fatto un’ottima campagna elettorale conseguendo, anche lei, un ottimo risultato nettamente migliorativo rispetto alle precedenti elezioni politiche.
Sono andate abbastanza bene le cose per gli altri Partiti della coalizione dei centrosinistra, in particolare per Alleanza Verdi Sinistra che ha persino ottenuto la promozione a eurodeputata di Ilaria Sales No comment sul flop “annunciato” di Renzi e di Calenda. Sono andati abbastanza bene i Partiti della coalizione di centrodestra dove Forza Italia ha più o meno mantenuto il risultato delle precedenti politiche ed ha però sorpassato la Lega che, a sua volta che piaccia o no, ha trovato giovamento nella candidatura voluta da Salvini, del Generale Vannacci, mostrando peraltro di allungare ulteriormente la propria distanza dall’ideologia del Carroccio e di Umberto Bossi.
Vedremo più tardi quale sarà l’esito della consultazione delle Amministrative che non mi sembra azzardato prevedere che possano in qualche modo riproporre l’esito della consultazione elettorale per l’Europa.