“Bella Orvieto” ringrazia tutti coloro che venerdì 31 maggio hanno partecipato, in maniera numerosa e sentita, all’annunciato incontro “La Scuola, un posto dove stare bene” con Christian Raimo, candidato alle Europee con Alleanza Verdi e Sinistra, Matteo Galli, candidato al Consiglio Comunale con “Bella Orvieto”, e Chiara Grasselli (Sinistra Italiana). Per noi è stato un momento proficuo di confronto, approfondimento e scambio di idee con i partecipanti, che si sono dimostrati molto interessati e sensibili a queste tematiche.
Partendo dal celebre testo “Lettere a una professoressa” di don Lorenzo Milani, sono emerse analisi e proposte per rimettere al centro l’importanza dell’ istruzione e di valorizzare, anche fuori dal contesto scolastico, le nuove generazioni. Don Milani invitava i genitori degli studenti ad organizzarsi, per prospettare una nuova idea di cuola, che ancora nel 1967 riproduceva e voleva mantenere nette le diseguaglianze sociali.
Dal 1967 sono cambiati, in maniera positiva, molti aspetti, anche grazie all’input offerto da don Milani: istituzione degli Organi collegiali, eliminazione delle classi differenziali, introduzione della scuola media unica e dello Statuto degli studenti e studentesse. Tuttavia, la situazione della scuola italiana presenta ancora dei dati negativi. Prima di tutto, un numero superiore rispetto alla media europea di abbandono scolastico.
Inoltre, abbiamo assistito, negli ultimi decenni, ad un progressivo allineamento della scuola ad una visione aziendalistica, atta a predisporre modalità e pratiche per ancorarsi esclusivamente al mondo del lavoro, tralasciando l’elemento più significativo: pensare a come la scuola possa incidere per trasformare la società e il mondo del lavoro. Una scuola che dovrebbe incentivare un pensiero critico indipendente e non una pratica costante basata sulla prestazione e competizione. Una scuola che dovrebbe servire per poter almeno immaginare una società diversa da quella in cui viviamo, più equa, con meno disuguaglianze, più inclusiva. Per rimettere al centro il valore della cooperazione e della solidarietà, contro la competizione.
La formazione delle nuove generazioni dipende anche da tutto ciò che il luogo dove si vive e la comunità possono offrire, in termini di spazi di aggregazione, opportunità e risorse. Dare gli strumenti alle nuove generazioni per non sentirsi invisibili ma integrati e valorizzati. Su questo “Bella Orvieto” si è impegnata con il suo programma e le sue pratiche.
Bella Orvieto