Si è parlato di sviluppo economico nel confronto tra i candidati a sindaco organizzato da Confindustria nel pomeriggio di giovedì 16 maggio. “Lo sviluppo economico e la crescita di un territorio – ha detto il sindaco di Orvieto e candidata alla conferma, Roberta Tardani – passano da una serie di condizioni. Innanzitutto l’accessibilità che significa investimenti su infrastrutture materiali e immateriali. Sono in corso i lavori sui Fori di Baschi per migliorare i collegamenti con E45 con un investimento di 12,5 milioni di euro ed entro due anni è previsto il termine. È stato finanziato il secondo stralcio della complanare con 12,9 milioni di euro per migliorare l’accesso alla zona industriale.
Siamo in conferenza dei servizi ed entro l’anno si procederà all’appalto integrato. Sulla complanare è aperta anche una seconda conferenza dei servizi con lo studio di fattibilità per il completamento del tracciato con il quale si potranno andare a reperire i finanziamenti per cui c’è impegno della Regione a finanziare l’opera. In questi giorni abbiamo avuto contatti con Telecom e tra fine luglio e settembre partiranno i lavori per la copertura del territorio comunale con la fibra ottica nell’ambito del Piano Italia 1 Giga. Lo sviluppo passa anche da un Ente con i conti in ordine. Questa amministrazione ha realmente azzerato il disavanzo del Comune e chiuso l’ultimo bilancio con 3 milioni di attivo che saranno utilizzati già nei prossimi mesi per investimenti sulla città”.
Tra i progetti in cantiere, ha spiegato Roberta Tardani “la riqualificazione dell’area industriale di Fontanelle di Bardano con l’acquisizione delle aree del Consorzio Crescendo, circa 8,5 ettari, da mettere a disposizione di insediamenti produttivi. Ci sono le risorse in bilancio e c’è il tavolo aperto con Crescendo, Sviluppumbria e Regione. Un altro importante progetto è quello della realizzazione di una piastra logistica per cui c’è già uno studio di fattibilità e uno studio trasportistico che ha individuato nell’area del comune di Orvieto la soluzione migliore rispetto a quella ipotizzata in passato. Occorre poi puntare sulla formazione e l’inserimento qualificato nel mercato del lavoro con un progetto pilota per l’avvio di un corso ITS per cui sono aperte le interlocuzioni con la Fondazione e le associazioni di categoria”.
“Questo contesto – ha aggiunto il sindaco di Orvieto – crea oggi le condizioni per sottoscrivere un patto per lo sviluppo sostenibile tra pubblico e privato, uno strumento operativo con cui definire insieme la strategia di sviluppo del territorio, con impegni e interventi concreti di ciascuna delle parti, per individuare strumenti normativi e canali di finanziamento da utilizzare, per sviluppare politiche di accesso al credito, valutare la possibilità di sgravi fiscali per le aziende che restano e nuove aziende che investono, mettere a rete le competenze per intercettare opportunità di bandi e finanziamenti ma soprattutto diversificare e ampliare l’offerta del territorio oltre i settori tradizionali. Così a nostro avviso si costruisce una città unita e responsabile dove ognuno si assume un pezzo di responsabilità del futuro di Orvieto”.
Nel corso del confronto si è discusso anche del tema dei contenitori della città e del futuro dell’ex caserma Piave. “In questi anni – ha detto il sindaco – abbiamo incontrato tanti soggetti, anche speculatori. C’è chi parla ancora di un progetto che sarebbe addirittura finanziato dalla Comunità Europea, ora con 100 ora con 200 milioni di euro. Ho incontrato quelle persone che lo proponevano ma quando ho chiesto di sapere chi fossero gli investitori e chi fossero gli utilizzatori finali, sono spariti. L’esperienza di questi cinque anni ci dice che la parcellizzazione della struttura con usi e funzioni compatibili è la soluzione più sostenibile economicamente. Abbiamo uno studio di fattibilità per l’utilizzo di 6000 metri quadrati da parte di un corpo militare mentre, dopo la proposta formale del sindacato Coisp per un istituto di formazione per la Polizia, il Ministero dell’Interno ha inviato a Orvieto due funzionari che proprio mercoledì hanno effettuato un sopralluogo sulla struttura. La proposta è concreta, perché il Ministero ha necessità e vuole investire su nuove scuole, e andrà seguita con grande attenzione”.
“Con il mondo del lavoro e delle imprese – conclude Roberta Tardani – ci siamo confrontati costantemente in questi anni. Il lavoro fatto è concreto, le proposte che abbiamo illustrato nel confronto sono credibili e realizzabili, ci sono obiettivi contendibili e raggiungibili perché gli imprenditori sono abituati a lavorare per la concretezza e per i risultati. Non diciamo solo quello che vogliamo fare ma come vogliamo farlo. Insieme. C’è una città che in questi anni ha ritrovato energia e dinamismo, una città che ha ritrovato un ruolo nel contesto regionale, e non solo, in virtù delle relazioni che ha saputo costruire e della credibilità che ha saputo guadagnarsi. Una città che non sbatte i pugni fuori dalla porta per farsi sentire ma una città che conta, siede ai tavoli e indirizza le decisioni migliori per questo territorio. Grazie al contributo di tutti Orvieto in questi anni ha avviato un percorso di cambiamento importante che va portato avanti, valorizzato e arricchito. Abbiamo ora la grande responsabilità di non farlo fermare di fronte a proposte vecchie, fumose e inconsistenti ma di dare alla città quella stabilità e continuità nell’azione amministrativa che non ha avuto negli ultimi venti anni e che ha immobilizzato Orvieto”.