Presentata la coalizione a sostegno di Stefano Biagioli. Oltre 200 persone insieme al candidato sindaco nella giornata del Primo Maggio. Duecento e più persone alla presentazione della candidatura di Stefano Biagioli e delle liste (quattro) che lo sostengono, hanno riempito l’Agorà di Ciconia. Con loro anche la parlamentare europea Camilla Laureti, i parlamentari del Pd Anna Ascani e Walter Verini, Simona Meloni, capogruppo del Pd in Consiglio Regionale.
“Orvieto deve recuperare quella centralità in Umbria che ha perso in questi cinque anni a causa di una amministrazione che non ha voluto far valere le potenzialità di questo territorio soprattutto per un atteggiamento servile nei confronti di una amministrazione regionale dello stesso colore”.
Nell’intervento di Stefano Biagioli la forza di una coalizione che ha fra i candidati moltissimi giovani e rappresentanti di ogni settore, culturale, sociale, imprenditoriale, del commercio che intendono impegnarsi per una Orvieto diversa, facendo uscire la città da anni di immobilismo e di assenza di progetti. “Abbiamo una sanità locale da ‘curare’ ha detto Biagioli, un ospedale che rischia di perdere un ruolo di servizio per un territorio ben più vasto di quello dell’area orvietana. Dei nuovi medici assunti a livello regionale, oltre 800, nemmeno uno è stato dedicato al nostro ospedale. Indice di quanto la Regione ha a cuore questo territorio, con un sindaco che non ha il coraggio di alzare la voce e continua a fare campagna elettorale attraverso slogan privi di ogni contenuto reale”.
Ma i temi toccati all’interno della iniziativa sono davvero molti. “Orvieto – ha proseguito Biagioli – ha abdicato in questi anni al ruolo di capofila di un’Area interna che è il soggetto principale per progettare il futuro del territorio, che rappresenta un bacino di 100mila.abitanti capace di incidere sulle politiche provinciali e regionali. Per questo dobbiamo arrivare alla guida della città”.
Tra gli interventi anche quelli dei rappresentanti delle liste.
Per il Prof. Mario Morcellini, ispiratore della lista dell’area cattolica “Uniti al centro”, una scelta importante messa in campo dalla coalizione è quella di dare spazio ai giovani che, per primi, devono contribuire a progettare il loro futuro partecipando alla vita amministrativa della città. “La cultura come modello di sviluppo reale, che incide nella formazione dei giovani, che poi possono contribuire direttamente al futuro del territorio”.
Come Giulia Frizza che ha scelto di scendere in campo. “Questa volta il mio impegno non è solo un sostegno ideale ad una coalizione. Sono in lista per testimoniare la volontà di stare nella mia città, in cui sono tornata dopo avere fatto esperienze altrove, la volontà è di crescere qui la mia famiglia e di spendermi a favore di quel sistema d’imprese locali così importante per l’economia cittadina e così trascurato dall’attuale amministrazione”.
Tra gli interventi anche quello del dottor Mauro Caiello, capolista della lista civica “per Biagioli Sindaco” che ha posto nuovamente l’accento sulla situazione sanitaria locale, tornando sulle carenze dell’ospedale di Orvieto e le difficoltà con cui il personale medico e paramedico – sotto organico del 30% – risponde con grandi sforzi alle esigenze del territorio.
Il responsabile della lista “Bella Orvieto” Matteo Galli è tornato sui temi della solidarietà e delle azioni da compiere per le fasce più deboli del territorio.
A coordinare la discussione il segretario del Pd Maurizio Talanti. “In questi giorni ho letto articoli che parlano di un Pd con lo sguardo rivolto al passato. Qui dimostriamo esattamente il contrario. Di fronte a chi inneggia al fascismo nel giorno dell’equinozio di primavera, noi abbiamo definito una coalizione aperta, ampia, con ogni competenza necessaria a dare un futuro ad Orvieto e al territorio. Cita una canzone di Pierangelo Bertoli “Con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro, perché non ci dimentichiamo da dove veniamo ma con lo spirito critico che ci fa riconoscere anche gli errori commessi ma pronti a immaginare, pianificare, progettare il futuro di Orvieto e del territorio e – conclude – pronti ad affrontare questo futuro e le tante emergenze a muso duro”.