Nel panorama culturale italiano dei decenni a cavallo tra Ottocento e Novecento, spicca la figura poliedrica di Adolfo Cozza, un uomo la cui vita e contributi sono destinati a essere riscoperti e apprezzati grazie alla prossima conferenza dell’Istituto Storico Artistico Orvietano (ISAO).
La conferenza, in programma per venerdì 17 maggio 2024 alle 17.30 presso la Sala Gioacchino Messina nel suggestivo Palazzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, avrà come protagonista il Dottor Fabrizio Vistoli, archeologo e ricercatore in campo storico. Vistoli ci guiderà attraverso la vita e la morte di questo personaggio affascinante, conosciuto anche come il “Leonardo del XIX secolo”.
Adolfo Cozza (1848-1910), nato ad Orvieto e scomparso a Roma, fu molto più di un semplice scienziato o artista-archeologo. La sua influenza nel contesto culturale italiano fu significativa, eppure la sua storia rimane in larga parte sconosciuta al grande pubblico, relegata a contributi datati di studiosi autorevoli ma ormai superati.
La prospettiva che il relatore adotterà sarà quella mista dello studioso dell’Antico, dello storico e del ricercatore tout-court. Attraverso una narrazione ritrattistica, Vistoli ci condurrà lungo il percorso intricato di una vita contraddittoria ma straordinaria, intessuta di successi e sfide, di scoperte e sconfitte. Cozza emerge così come una figura di spicco, capace di unire in sé la passione per l’arte, la scienza e la ricerca storica. Le sue contribuzioni hanno plasmato il panorama culturale del suo tempo e continuano a esercitare un’influenza anche oggi.
La conferenza rappresenta un’opportunità unica per conoscere meglio questo personaggio straordinario e per approfondire la sua eredità. Il Presidente dell’ISAO, Raffaele Davanzo, sottolinea l’importanza di questo evento per la comunità orvietana e per tutti coloro che desiderano immergersi nella storia e nell’arte del nostro Paese. In conclusione, Adolfo Cozza si rivela un personaggio orvietano davvero speciale, la cui vita e le cui opere meritano di essere riscoperte e celebrate. La conferenza del 17 maggio promette di gettare nuova luce su questo “Leonardo del XIX secolo”, offrendo uno sguardo approfondito sulla sua straordinaria vicenda umana e professionale.