Leggo sulla stampa locale di un comitato elettorale denominato “Proposta Civica e Citta’ in Movimento- Palazzetti Sindaco “nel quale si fa riferimento ad un mio posto su fb in cui affermavo – e qui riconfermo-che i poteri d’indirizzo dei Comuni e della Conferenza dei Sindaci , sono attribuzioni per larga massima perimetrate all’espressione di pareri ed a quelli di autorita’ sanitaria locale, praticamente rare ordinanze contingibili ed urgenti e TSO, ex art 13 legge 833/78, con ogni esclusione di governo di sistema e di bilancio.
La supposta “spigolatura” d’ilarita’ rinvia ad un articolo del Corriere dell’Umbria del 18 maggio scorso nel quale si richiama una legge dello Stato, tra l’altro datata ,per cui se un utente si dovesse rivolgere al sistema sanitario pubblico senza esito potra’ ricorrere all’intramoenia ovvero al privato per poi richiedere il rimborso della spesa cosi’ sostenuta. Controdeduce, debbo dire con ragione, il dr Massimo De Fino, direttore generale della sanita’ regionale, rispondendo all’amico Petruzzelli che aveva posto la questione, che la legge in effetti esiste ed e’ stata sempre rispettata per quanto poco possa dirsi inflazionata. E allora. Bella scoperta d’acqua calda ! Cosa c’entra questo con le competenze di un Sindaco in materia di sanita’ ?
Praticamente niente! L’unico strumento in grado di incidere sull’architettura legislativa sanitaria e’ quello dell’iniziativa legislativa di cui alla Legge R.U 21/2005 ( Statuto) art 35, primo comma e sulla quale come socialisti ci siamo gia’ pronunciati con la proposta di unica ULS dell’Umbria meriodionale e di una DEU di secondo livello ad Orvieto, per l’evidenza strategica del nostro territorio da un punto di vista sanitario. Gia’ ma la nostra abile “venditrice di fumi” deve essere totalmente a digiuno di materia , ricorrendo cosi’ all’uso del Bignami mezz’ora prima dell’interrogazione: un po’ tardi per evitare l’insufficienza! Manca in realta’, oltre la conoscenza, la politica ed un sentiment efficacemente riformista in vista del prossimo PSR, vero punto di snodo sul futuro della sanita’ umbra e delle sue articolazioni territoriali. Non bastano le toppe per fare un buon vestito, occorre essere buoni sarti ed aver studiato e lavorato per esserlo