“Sabato 13 aprile non potrò raccogliere l’invito al mercato di TraMercato, che ho avuto il piacere di visitare in altre occasioni, in quanto impegnata in altri appuntamenti già presi in precedenza e successivamente in partenza per Verona per il Vinitaly dove parteciperanno molte piccole e grande aziende del nostro territorio che promuoveranno le eccellenze della nostra realtà e il nome della nostra meravigliosa città in un prestigioso palcoscenico internazionale. Rispondo pertanto attraverso questi canali alla lettera pubblica inviata nei giorni scorsi dal Consiglio Direttivo dell’Associazione.
A me la retorica non piace affatto, ho sempre preferito e continuo a preferire la sostanza e la concretezza. In questi anni abbiamo puntato sulle vocazioni del nostro territorio, quali l’agricoltura e il settore enogastronomico e agroalimentare, per farne leve di sviluppo economico, ci siamo impegnati per difendere il nostro patrimonio ambientale, abbiamo impostato un lavoro a 360 gradi per creare le condizioni migliori per il consolidamento e la crescita di imprese e aziende, anche piccole se non piccolissime come capita spesso nel comparto agricolo.
E’ un obiettivo condiviso con tanti imprenditori, piccoli produttori e con le associazioni di categoria del settore con i quali c’è stato e c’è un continuo confronto costruttivo e propositivo nell’ottica di una sempre maggiore sinergia e collaborazione tra pubblico e privato. Come Amministrazione Cmunale abbiamo accolto la proposta di TraMercato di spostare il mercato dai Giardini di Via Monte Terminillo – dove nelle prossime settimane inizieranno peraltro importanti lavori di riqualificazione co-progettati con la comunità di Orvieto Scalo – ai Giardini “Stefano Melone” di Via Monte Nibbio.
Per quanto riguarda il mercato di Piazza del Popolo, che nei due appuntamenti settimanali ospita anche piccoli produttori locali, ci sono spazi e modalità di accesso ben definite da rispettare. E non credo che questo possa essere interpretato come uno “sbarramento” come si vuole far intendere nella lettera. Innanzitutto perché ritengo che nel “ricucire il filo” dalla campagna alla città il percorso non debba essere in un’unica direzione ma anzi vada incentivato anche in senso contrario. TraMercato ha contribuito in modo importante a vitalizzare l’area dei giardini di Orvieto scalo che è destinata a diventare un cuore pulsante della vita quotidiana cittadina e del quartiere con la realizzazione del Centro per le Politiche della Famiglia di cui stanno per iniziare i lavori. E mi auguro che quel luogo possa diventare ancora più attrattivo anche per TraMercato e punto di riferimento per l’intera città.
Con diversi produttori di TraMercato, inoltre, l’Amministrazione Comunale ha costruito e portato avanti progetti e iniziative di valorizzazione delle produzioni locali e della filiera corta. Penso a quelli che hanno partecipato tra il 2022 e il 2023 al progetto “Orvietano” e sono stati coinvolti in degustazioni, concerti in vigna, trekking urbano e tour in e-bike per scoprire e raccontare Orvieto attraverso l’enogastronomia, penso a quelli che hanno aderito recentemente al partenariato de “Le Stelle di Orvieto” che punta non solo a valorizzare le produzioni locali ma ad avvicinare direttamente i produttori ai consumatori del territorio, che spesso non hanno nemmeno conoscenza delle tante piccole eccellenze che li circondano, coinvolgendo i ristoratori della città che si sono impegnati a proseguire l’attività di promozione dei prodotti del partenariato anche oltre le iniziative programmate.
L’enogastronomia e le valorizzazione delle eccellenze locali sono al centro anche dei nostri recenti progetti di promozione turistica che puntano sugli itinerari esperienzali, sono il cuore del progetto del Distretto del Cibo agrolimentare delle Produzioni Certificate e Tutelate dell’Area Sud Ovest Orvietano che abbiamo fortemente voluto e che ora comincerà a muovere i primi passi, saranno il contenuto del Palazzo del Vino e dei Prodotti della Terra per cui proprio in questi giorni sono stati ultimati i lavori al complesso del San Giovanni. Questo è quello che abbiamo fatto in questi anni, senza retorica, questo è quanto vogliamo continuare a fare nei prossimi anni con l’ascolto, la condivisione e il contributo di tutti.
Roberta Tardani,
sindaco di Orvieto