Roberta Palazzetti, candidata sindaco per Proposta Civica, annuncia la sua rivoluzione in cinque punti per dare valore alle numerose zone residenziali e ai borghi della città, che “diventeranno un punto di forza di Orvieto”.
Si tratta di realtà dimenticate, dove i residenti lamentano una serie di difficoltà e di problemi ai quali l’amministrazione comunale non ha dato risposta nei cinque anni di mandato. Dopo essere stata accolta a Morrano, Colonnetta di Prodo, Sugano e Canale da molte persone particolarmente partecipi delle realtà in cui vivono, Roberta Palazzetti lancia il suo programma. Si tratta di una vera e propria rivoluzione che la candidata sindaco intende attuare in cinque punti inseriti tra le priorità del suo mandato.
“In questo periodo in cui sto incontrando i cittadini delle nostre frazioni, mi rendo conto ogni giorno di più, con grande dispiacere, di quanto queste splendide realtà del territorio siano state trascurate da chi ha amministrato la città – dice Palazzetti. Non ci inventiamo nulla, come maldestramente affermano i sostenitori dell’amministrazione uscente, riportiamo solo quello che ci dicono gli abitanti. Riteniamo, quindi, che sia arrivato il momento di smetterla, una volta per tutte, di pensare che Orvieto sia solo il centro storico; zone residenziali e piccoli borghi sono abitati da persone che hanno gli stessi diritti di quelli che vivono nel centro della città e rappresentano un valore da difendere e rilanciare”.
I PROGETTI CONCRETI DA ATTUARE SUBITO
Proposta Civica ha un piano in cinque punti per cambiare il volto alle numerose realtà di Orvieto fuori dal Centro Storico, partendo dalle esigenze di chi vi abita. “Innanzitutto, è necessario individuare una casa per la comunità che sia il punto di riferimento per tutta una serie di servizi gradualmente smantellati nell’indifferenza generale: in questi luoghi deve esserci il bancomat, la connessione internet, devono poter essere utilizzati come luogo di incontro e socializzazione, ma soprattutto devono essere i luoghi a cui fanno riferimento i servizi sanitari di base, come era nel passato quando, ad esempio, era garantita una volta a settimana la presenza di infermieri per i prelievi del sangue. Apriremo un confronto con la Asl per intervenire su questa priorità. Il caso di Colonnetta di Prodo, dove non esiste più un centro di aggregazione, è un esempio negativo da cancellare immediatamente, ma i problemi sono ovunque” dice Palazzetti.
Il secondo punto è legato ai trasporti che devono essere garantiti per il collegamento con Orvieto. “In giro per l’Italia ci sono molti esempi di servizi di trasporto pubblico a chiamata che sono stati attivati a favore dei borghi e delle persone, spesso anziane, che vi vivono. Noi vogliamo replicare questo modello, rivedere gli orari dei servizi e attivare quelli a chiamata”.
Il terzo tema è rappresentato dall’attenzione verso il decoro e la ordinaria manutenzione. “Di questi luoghi non ci si può interessare solo a ridosso delle elezioni con l’asfaltatura della strada o il taglio dell’erba – dice Palazzetti. Organizzeremo il servizio comunale in maniera da essere costantemente presenti sui singoli territori “.
Inoltre, quarto punto, “per rendere efficace il rapporto con l’amministrazione comunale, è necessario ripristinare quelli che una volta si chiamavano Consigli di zona. Chiamiamoli anche Commissioni territoriali o come vogliamo, ma il concetto è che le frazioni possano avere dei propri rappresentanti che si rapportino costantemente con il sindaco e gli assessori per garantire risposte tempestive alle esigenze dei residenti”.
Infine, il quinto impegno è quello di valorizzare le iniziative delle frazioni. “Compito del Comune -dice Palazzetti – sarà quello di aiutare le piccole realtà a mantenere le proprie identità e tradizioni, ma anche a creare nuove forme di attrazione, attraverso eventi e manifestazioni culturali ed artistiche, perché ogni frazione possa caratterizzarsi con un suo profilo e diventare una ricchezza per tutto il territorio. Quello che è stato realizzato a Rocca Ripesena, trasformata nel paese delle rose grazie alla passione e alla dedizione dei residenti, rappresenta un grande esempio di ciò che si può fare ovunque”.