Più di trentatremila morti, oltre due milioni di persone ormai ridotte alla fame e senza più accesso ai servizi sanitari di base; distruzione pressoché totale delle strutture sanitarie, scolastiche, universitarie, religiose e amministrative, così come delle reti elettriche, idriche e di telecomunicazione: questo è lo stato attuale della campagna di sterminio e devastazione portata avanti da Israele negli ultimi sei mesi a Gaza.
Lo stato d’Israele, totalmente sordo agli appelli internazionali per un cessate il fuoco e forte della sua supremazia militare e tecnologica (che non sarebbe possibile senza la complicità di Stati Uniti, Inghilterra e Italia, tra gli altri) continua a disattendere le risoluzioni ONU e a ostacolare il passaggio degli aiuti umanitari alla popolazione civile intrappolata nella morsa dell’esercito, perseguendo sempre più apertamente il suo obiettivo di distruzione sistematica del Popolo Palestinese.
In questo contesto, il Coordinamento Orvietano per la Palestina aderisce ed invita tutta la cittadinanza a fare altrettanto alla campagna di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni contro lo stato d’Israele, finché quest’ultimo non accetterà di rispettare il diritto internazionale ed inizierà a dare concreta attuazione ai più basilari diritti umani, da anni negati alla popolazione palestinese.
Per approfondire le complicità che legano stati e capitali del nord globale con le politiche di occupazione israeliana, il Coordinamento Orvietano per la Palestina invita la cittadinanza alla presentazione del libro-inchiesta “La catena dell’impunità”, sabato 13 aprile alle ore 18 presso il centro sociale di Ciconia (Via degli Aceri 25). La presentazione sarà curata da Raffaele Spiga, coautore del libro e membro di BDS Italia.
Da cittadini chiediamo al governo Italiano, alle Regioni, ai Comuni, alle aziende, alle Università di fermare qualsiasi rapporto di carattere militare, tecnologico ed economico con lo Stato d’Israele. Da consumatori abbiamo il “potere” di decidere dove spendere i nostri soldi boicottando i prodotti israeliani e delle aziende complici nel genocidio del Popolo Palestinese.
Coordinamento Orvietano per la Palestina