La sala gremita del Teatro del Carmine ha testimoniato il grande interesse della popolazione per “Abitiamo Orvieto” e sulle future elezioni amministrative. Abitare Orvieto, l’associazione rappresentata all’incontro dalla Portavoce Elisa Cinti, è un gruppo spontaneo di persone che considera l’abitare molto di più che il mero risiedere in un luogo e che ritiene necessario considerare i cittadini come parte attiva della progettazione delle politiche del territorio che li riguarda. I quattro candidati hanno potuto condividere la propria idea di città partendo da quattro domande poste dagli organizzatori:
1. Quali politiche abitative quindi provvedimenti si intendono attuare per affrontare la situazione odierna della città caratterizzata dal calo dei residenti, dalla difficoltà di accesso all’acquisto della casa e alla locazione a lungo periodo, dalla diminuzione dei servizi per gli abitanti, dall’aumento delle strutture ricettizie extra alberghiere?
2. Considerate le esperienze europee e di altri comuni italiani e conosciuti gli effetti negativi di un mancato controllo, si intende regolamentare l’utilizzo ricettivo degli immobile a destinazione abitativa e se sì, come?
3. Rispetto agli immobili di proprietà del Comune, nel vostro programma, è previsto un progetto per di riqualificazione e di destinazione a livello abitativo?
4. Considerato lo stato di abbandono di molte strutture abitative, è possibile effettuare un censimento quindi avere una mappatura aggiornata degli immobili della città di Orvieto per comprendere quali e quanti sono in disuso? Quali sono le possibilità che l’amministrazione può mettere in campo in termini di recupero?”
L’introduzione tecnica dell’evento è stata curata dal Dottorando in Geografia Economica, Gianluca Bei, dell’Università La Sapienza di Roma che ha riportato i dati delle città europee interessate dal fenomeno preoccupante dello spopolamento e dell’overturism, indicando le misure adottate dalle amministrazioni per limitarne la deriva. Il relatore ha poi concluso fornendo alcuni dati interessanti per il Comune di Orvieto che si dimostra molto carente nell’offerta di affitti a lungo periodo (sulle maggiori piattaforme online) e al contrario oltremodo competitivo sul settore degli affitti brevi.
La Sindaca in carica e candidata per la coalizione di centrodestra Roberta Tardani ha proposto di trattare il tema a 360 gradi, partendo dalla grave crisi demografica che non intende fermarsi. È emersa l’attenzione della Sindaca rivolta ai servizi tra cui la scuola e la sanità, e al pendolarismo con l’annuncio di un ipotetico tavolo aperto con Ferrovie dello Stato. Per quanto riguarda le infrastrutture sono state riproposte la distribuzione di fibra per attrarre Imprese e il rinnovato finanziamento della Complanare.
Il secondo candidato a prendere la parola è stato Stefano Biagioli, per il centrosinistra, che ha ricordato l’atavico problema della migrazione dei giovani formati sul territorio. Si è poi speso per un futuro dialogo con la Regione per sopperire alla mancanza di case con la promozione di alloggi sociali e con il recupero del patrimonio a disposizione. Ricordando che il 27% delle strutture pubbliche sono tutt’ora vuote.È stato il primo scontro per l’ultimo sceso nell’agone cittadino, Giordano Conticelli, candidato per NOVA. Conticelli ha espresso la necessità di una regolamentazione più stringente per gli affitti brevi, come AirBnb, sia con limiti territoriali che con tetti temporali, misure che stanno già attuando alcune città europee e italiane. Infine Roberta Palazzetti, candidata per Proposta Civica per Orvieto, che ha parlato di censimento completo delle disponibilità nel Comune e di un rinnovato ed attuale Piano Urbanistico di Orvieto (PUO). Il tema complesso ha scaldato gli animi della platea, che ha ascoltato con attenzione tutti gli interventi iniziando a valutare per chi traccerà la fatidica croce sulla scheda l’8 e il 9 giugno prossimi. (Andrea Impannati)