Chi ha frequentato o conosciuto il Liceo Classico “F.A. Gualterio” sa quanto questa sia sempre stata un’istituzione ad Orvieto, un pilastro della cultura e dell’istruzione orvietana e dei comuni limitrofi. Studenti, collaboratori scolastici e professori ricorderanno senza dubbio l’efficiente organizzazione nella distribuzione degli spazi per una migliore didattica: laboratori di lingue forniti di cuffie per ogni computer, laboratorio d’informatica con tanti pc quanti i posti disponibili, un’aula magna “storica” con un impianto audio-video professionale, un’aula professori bella e funzionale. Purtroppo di tutto questo resta solo un vago ricordo.
Grazie alla prestigiosa fama del liceo il numero di studenti è cresciuto di anno in anno, al punto che negli ultimi due anni tutti quegli ampi gli spazi non sono più esistiti perché convertiti in aule. Questo ha inciso fortemente se quelle capacità e possibilità didattiche che nel tempo ne hanno fatto un liceo prestigioso. Nonostante la riconversione di quegli spazi in aule, la capienza non è bastata a contenere il numero degli studenti che ormai sono costretti, a cadenza trimestrale, a spostarsi nella sede dell’attuale Liceo Artistico, sottraendo aule anche a quest’ultimo e quindi provocando disagi anche a quell’Istituto.
Tutto ciò rende estremamente complessa l’organizzazione della didattica che, seppur nelle molteplici difficoltà, ancora viene gestita nel miglior modo possibile dal corpo docente e dal personale scolastico, proprio per tenere alta la qualità dell’istruzione. Infatti, nonostante i disagi, anche quest’anno, ed è la quarta volta per il “nostro” liceo, una studentessa del Gualterio, Giada Ciuchi, è stata ammessa alla finale dei campionati delle Lingue e Civiltà Classiche, fase conclusiva della competizione italiana inserita nel programma annuale per la valorizzazione delle eccellenze del ministero dell’Istruzione.
Sappiamo che il Comune non ha competenza sui Licei perché questa spetta alla Provincia, la quale non ha mai però dato ascolto agli studenti, tantomeno ai professori o alla Dirigente scolastica che più volte ha chiesto aiuto in tal senso. Tuttavia, non possiamo dimenticare invece che Palazzo Clementini, sede del Liceo Classico “F. A. Gualterio”, è proprietà del Comune di Orvieto.
Ed allora perché non si è fatto nulla e poco? L’attuale Amministrazione Tardani e l’assessora Alda Coppola, proprio in funzione di questa peculiarità potevano e dovevano fare di più. E se qualcosa nel caso fosse stata fatta non ha prodotto nulla di rilevante tantomeno di risolutorio. Ci chiediamo dunque, è mai stato avviato un dialogo con la Provincia perché il sacrosanto diritto allo studio, attraverso una didattica agevole e una logistica consona, potesse risolvere un problema che si ormai si trascina da oltre due anni? Siamo sicuri che siccome il problema non riguarda direttamente l’Amministrazione comunale lo si possa derubricare alla semplice retorica del come Comune non possiamo fare nulla?
Ad oggi, per quello che riguarda la disagiata situazione che si è creata nel Liceo classico di Orvieto e in cui versano studenti, docenti, personale scolastico e di riflesso anche le famiglie, non sembra proprio che il Comune, a guida Tardani, abbia fatto sentire la sua voce forte e chiara contro il grave disservizio e per garantire quel diritto allo studio. La Giunta Tardani ha forse timore di dar fastidio agli amici che governano in Provincia di Terni? Insomma, ancora una volta tante parole ma nessun fatto.
Stefano Biagioli,
candidato sindaco di Orvieto