Sono due cose diverse che magicamente si uniscono a scadenza del mandato. Questo è quello che è emerso dall’intervento della sindaca Roberta Tardani nell’incontro organizzato da PrometeOrvieto sulla sanità orvietana. Noi non facciamo giudizi di merito, facciamo una fotografia dell’esistente e così faremo per tutta la campagna elettorale. Cinque anni fa così scriveva nel suo programma Roberta Tardani, allora candidata sindaco: “Sulla sanità svolgeremo una forte azione di stimolo per il miglioramento dei servizi … pretenderemo il rispetto degli standard qualitativi, quantitativi, strutturali, tecnologici, previsti dalle normative ministeriali, relativi ai presidi sede di Dipartimento Emergenza-Accettazione (DEA) di 1° livello, qual è il nostro ospedale”. E poi miglioramento delle liste d’attesa, il Cup, potenziamento delle strutture territoriali.
Sono passati cinque anni e niente di tutto questo è stato fatto. Le liste d’attesa sono aumentate e il 60% dei pazienti si rivolge al settore privato per avere le prestazioni sanitarie di cui avrebbe diritto nel settore pubblico. L’organigramma di medici, infermieri ed operatori sanitari raggiunge punte del 30% di sottorganico, il che significa che non c’è abbastanza personale per assistere i pazienti e quello che c’è fa sacrifici enormi per coprire le criticità. A tutti loro va il nostro apprezzamento e la nostra gratitudine.
Al Consultorio manca il ginecologo, e non è un dettaglio. I medici vanno via, perché non ci sono le strutture per svolgere adeguatamente la professione e non ci sono prospettive di crescita professionale. Il Laboratorio di Emodinamica è stato votato all’unanimità dal Consiglio Regionale dell’Umbria nel 2020; incredibilmente solo tre anni dopo è stato votato dal Consiglio Comunale di Orvieto; ma ancora non è stato avviato nessun processo per la sua realizzazione.
Nessun investimento è stato fatto per il Distretto Sanitario di Via Postierla, che risulta anche da un punto di vista strutturale un presidio al di sotto del minimo degli standard qualitativi. Nulla è stato fatto per la telemedicina. Dopo cinque anni, a tre mesi dalle prossime elezioni, così promette Roberta Tardani, oggi sindaco uscente e nuovamente candidata: “L’ex Ospedale di Orvieto diventerà Casa di Comunità e Ospedale di Comunità…”. Ancora promesse.
Roberta Palazzetti,
Proposta Civica per Orvieto