ORVIETO – La gentilezza in tutte le sue forme: scritta, disegnata, raccontata e seminata dagli studenti delle scuole della città, racchiusa in una carezza a un neonato e nello scambio di una tazza di tè con un amico di molto lontano. Istantanee della Giornata nazionale della Gentilezza celebrata a Orvieto con un doppio appuntamento, venerdì 22 e sabato 23 marzo all’interno del “Giardino della Gentilezza” in Piazza Angelo da Orvieto, organizzate dal Comune di Orvieto in collaborazione con il Movimento Italia Gentile, MyLife Design Odv e con l’associazione Costruttori di gentilezza.Nella prima giornata sono stati presentati i progetti delle scuole per “Orvieto Gentile”, le buone pratiche da diffondere che la città si è impegnata a promuovere con la proclamazione, lo scorso anno, di “Comune Gentile”. Gli studenti, dai più piccoli ai più grandi, hanno così illustrato le attività e le iniziative promosse nel corso dell’anno. La Scuola dell’Infanzia di Ciconia ha presentato il progetto de “L’orto della gentilezza”. I piccoli alunni con l’aiuto delle maestre hanno realizzato il prototipo di un piccolo orto in miniatura, con piante e ortaggi, utilizzando materiale di riuso e riciclo. “La gentilezza, così come i piccoli semi – hanno spiegato – per maturare necessita di cure, impegno e rispetto per se stessi e per gli altri. Solo praticandola sempre e prendendosi cura di lei, crescerà forte e rigogliosa“. Il Giardino della Gentilezza è stato impreziosito dai cartelloni e dai lavori degli studenti della Scuola Primaria “Barzini” di Orvieto e della Scuola Primaria di Ciconia.“La scatola del Tempo e della Gentilezza” è il progetto presentato dalla 1B della Scuola Secondaria di Primo Grado “Luca Signorelli”. Nella scatola, una volta al mese, gli alunni hanno inserito dei bigliettini con dei pensieri anonimi sul tema della gentilezza, in lingua italiana, inglese e spagnola, che poi sono stati letti in classe. Alla fine dell’anno la scatola verrà sigillata e sarà riaperta alla fine del terzo anno “allo scopo di invitare ognuno degli alunni – è stato detto – a tirare le somme, tramite una riflessione interiore, su quanto nel corso degli anni delle medie abbiano investito nel creare un ambiente gentile ed inclusivo. Un esperimento emotivo e socio-educativo utilissimo a promuovere i valori della gentilezza e della solidarietà nella scuola“. Le classi 1C, 2C e 1 F hanno invece effettuato delle letture. Tre le iniziative promosse dall’Istituto superiore “Majorana Maitani” realizzate grazie all’apporto metodologico del gruppo Peer della scuola. “Gli occhi della mente: Mona Minkara e Chidi” è un filmato che gli studenti e i docenti del Majorana hanno realizzato in occasione della giornata dedicata alle donne e delle ragazze nella Scienza. Il filmato è stato presentato nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Perugia il 13 febbraio ricevendo dalla commissione valutatrice il primo premio.
“Attraverso l’incontro con Mona Minkara – hanno detto – si esplora il tema della inaudita scarsità della presenza femminile nelle discipline scientifiche e tecnologiche. Mona Minkara è una scienziata non vedente, che è riuscita a superare le difficoltà per inseguire il suo sogno“. Nell’ambito del progetto della sicurezza stradale alcune classi dell’Istituto hanno incontrato Omar Bortolacelli, motociclista diversamente abile, fondatore di Ironwalk APS-ETS, un’organizzazione che promuove la beneficenza, il sostegno e la sensibilizzazione su temi vitali come lo sport, l’inclusione e la sicurezza stradale.
Attraverso il progetto Arte Accessibile, in continuità con quanto effettuato lo scorso anno, il “Majorana Maitani” ha voluto invece rendere l’arte accessibile alle persone con disabilità visiva attraverso l’udito e il tatto. In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, l’istituto ha consegnato all’Opera del Duomo e alla comunità un’audio guida scaricabile da un qr code, una guida in braille e un’immagine tattile del quadro della Maddalena dipinta da Luca Signorelli.
I ragazzi della IIB del Liceo Classico di Orvieto hanno invece interpretato dei monologhi ispirati a personaggi della storia mentre portano la firma di Matilda Ferrara e Julian Montanini della 4D del Liceo Artistico i disegni con cui sono state realizzate due nuove targhe installate nel Giardino della Gentilezza. Le studentesse e gli studenti dell’indirizzo Multimediale del Liceo Artistico hanno inoltre documentato le due giornate con foto e video.
Letture e racconti per l’accoglienza ai nuovi nati
Nella giornata di sabato i protagonisti sono stati i nuovi nati del 2023 ai quali è stata riservata una speciale accoglienza e consegnata la Chiave della Gentilezza realizzata dai piccoli alunni della Scuola dell’Infanzia di Ciconia. Durante la mattinata è stato presente il “Bibliobus” con due insegnanti che hanno letto e raccontato storie ai bambini presenti. Al termine la cerimonia del tè giapponese, a cura di Naoyoshi Itani accompagnato dalla violinista Azusa Onishi, che è servita a creare un ponte con la città di Maebashi, gemellata con Orvieto, con cui si stanno ricostruendo i rapporti dopo gli anni della pandemia.
Alle due giornate hanno partecipato anche il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, la direttrice della Casa di reclusione di Orvieto, Annunziata Passannante, del comandante della Polizia Penitenziaria, Enrico Gregori e una rappresentanza degli educatori con i quali è stato dato vita proprio al “Giardino della Gentilezza”. Non hanno fatto mancare il loro messaggio di saluto la nuova direttrice sanitaria dell’ospedale “Santa Maria della Stella” di Orvieto, Ilaria Bernardini, e la referente dell’Unione Italiana Ciechi, Sandra Grassini. Elogio pubblico, infine, alla Oss Ester Nulli Pero del reparto di Medicina d’urgenza dell’ospedale di Orvieto per la gentilezza e la dolcezza con le quali svolge il suo lavoro.
“Sono state due giornate intense e molto partecipate – afferma l’assessore alla Gentilezza, Alda Coppola – nelle quali attraverso questi bellissimi progetti abbiamo imparato che la gentilezza è un linguaggio universale che può superare anche le barriere culturali, linguistiche e sociali. La gentilezza crea legami, costruisce fiducia e favorisce un senso di appartenenza. Per questo ciascuno di noi dovrebbe fare la propria parte sia attraverso piccoli gesti quotidiani che attraverso azioni più ampie che puntano al benessere di una comunità. La gentilezza non costa nulla, ma il suo impatto può essere inestimabile. Voglio ringraziare per l’organizzazione della manifestazione l’Ufficio Scuola e la Polizia locale, il Csm e la Protezione civile per la collaborazione“.