di Renato Piscini
Sfogliando i vari social locali in essere e andando a ritroso si evidenzia sempre più una rappresentazione piuttosto che una narrazione del fare. Questo lo status ad oggi costante, anche in attesa di nuove Elezioni Amministrative, non a caso leggiamo “No slogan” sulle bacheche. Persino in queste ore passeggiando in città troviamo foto, enunciazioni di sfilate rappresentative di possibili format turistici. Ma quale commistione è stata realizzata tra la creazione di innumerevoli B&B e i residenti e i commercianti. Non ultimo sfilate di consoli o Mab Unesco o premiazioni di routine o eventi vari, tutto va bene, purchè sia rappresentazione!
Ma le proposte?! Ancora moltitudine di interventi di manutenzione o ripristino in città con relativa sfilata a corredo delle stesse dando la sottile impressione di iniziative elettorali più che di convinzione e attenzione urbana. La sanità rimane un problema, ivi compreso l’individuazione della casa di comunità tra le polemiche, per non parlare dello staus della stazione ferroviaria come mancanza di infrastrutture e servizi, non ultimo il problema dei pendolari, la complanare in fieri con perplessità dove vada a finire nonostante i finanziamenti. Salvo l’ennesima defaillance sulla Caserma Piave.
Gli ultimi mesi no si decide nulla, si fanno opere ma il passato ha avuto la stessa dinamica eccetto la normale amministrazione. Forse si è persa la misura del fare influencer…ando la gente. Promesse… se guardiamo il programma della passata legislatura, fallimento… se guardiamo l’oggi. Si sta perdendo la carta di identità della città come cultura, come innovazione verso il futuro, innescando l’agonia dei servizi , il diritto alla cittadinanza orgogliosa di tempi passati, la speranza di una città nuova. Tra la gente, in attesa degli ultimi istanti della campagna elettorale, si elevano mormorii , riflessioni a sostegno dell’uno e dell’altro ma anche sfiducia e perplessità… Umori di riflesso da cittadino.