“Una lettera sgradevole e che non mi scalfisce minimamente, scritta da chi in questi ultimi 6 mesi ha disorientato il nostro elettorato e indebolito il ruolo del partito. In questi ultimi giorni però Fratelli d’Italia sta ripartendo alla grande”. Così Alberto Rini, coordinatore provinciale Terni di Fratelli d’Italia, replica alla richiesta di dimissioni inviategli in una lettera da Andrea Garbini nelle scorse ore.
“Quanto sostiene Garbini nella lettera va in contrapposizione con quanto abbiamo condiviso e discusso il 18 gennaio scorso, quando è stato convocato il coordinamento provinciale del partito che aveva proprio all’ordine del giorno la situazione di Orvieto. In quella giornata, con la presenza del coordinatore del coordinatore regionale Emanuele Prisco, dopo una lunga riflessione e condivisione delle scelte e delle ovvie conseguenze, il partito si è espresso sul fatto di sostenere la Tardani.
E questo significava organizzare il lavoro per poter essere il più incisivi possibili in vista del voto, ed è per questo che si è deciso di riorganizzare la macchina. Da qui la scelta del Commissario del coordinamento di Orvieto caduta su Alfredo De Sio, dopo che Carlo Ceci ha declinato l’incarico. Figura, quella di Alfredo, necessaria a tutelare tutte quelle realtà orvietane che si sono subito dimostrate interessate. Quello che posso dire con certezza è che il partito oggi torna protagonista: a dimostrazione del fatto anche l’aumento, in questi giorni, delle adesioni. Evidentemente prima degli ultimi giorni, c’era la volontà di non rendere Fdi particolarmente attivo e attraente”.
“Questa lettera quindi non mi scalfisce: Fratelli d’Italia anche a Orvieto sarà forte e libera da vecchi legami, con la volontà di tenere il partito attivo. Questa lettera inoltre è anche surreale, se vogliamo, soprattutto perché arriva da chi ultimamente ha sempre tenuto atteggiamenti arroganti basati su convinzioni esclusivamente personali che servivano a logorare l’ambiente del centrodestra orvietano, la Sindaca Tardani e ribadisco il partito stesso. Non è un caso, e sono molto felice di questo degli ingressi di Stefano Spagnoli, il quale ha capito di poter partecipare all’attività del nostro partito in maniera costruttiva, vedendo finalmente in FDI un partito pronto ad accogliere le sue istanze e di Davide Melone, che da sempre presente nella nostra area di riferimento, finalmente sente la voglia di ritornare a fare politica attivamente. Una nuova voglia di protagonismo che rappresenta la risposta giusta rispetto alla pochezza di questa lettera”.
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