di Fabio Graziani
Ci sono rare situazioni in cui quello che sentiamo lo vorremmo gridare al mondo. Mamma, ho deciso di salutarti con un messaggio, lo stesso che ho letto in chiesa. Non urlerò, ma se ci fosse un modo vorrei sussurrarlo alle stelle. Mamma, mi piace pensare che esternando questo pensiero ti sarà più facile trovare il modo di riceverlo.
Ciao mamma.
Ci sono momenti e luoghi in cui le parole hanno un peso diverso dal solito. Oggi siamo tutti qui per salutarti.
Ci sono quasi tutti, manchi solo tu. Però mamma è giusto dire che non sei qui “fisicamente”, purtroppo. Ma se fossimo solo carne il mondo non avrebbe quelle emozioni in grado di farci ridere e piangere.
Ed allora se il mondo va oltre la fredda materia voglio credere che tu sia qui tra noi, seduta in questi banconi in grado di vederci ed ascoltarci. In questi giorni la testa ripercorre spesso gli ultimi momenti, il tuo ultimo abbraccio, il tuo ultimo sorriso, il tuo ultimo “Fabio”. Ma tu con la tua vita ci hai sempre insegnato a rompere gli schemi ed a coltivare il nostro “libero” pensiero. E così la mente vola indietro non più all’ultimo, ma al mio primo ricordo. È curioso il fatto che il mio primo ricordo sia di me tra le tue braccia, il telefono che squilla e tu che rispondi. Non ho mai saputo chi fosse al telefono! Mamma mi hai fregato!
Tra il primo e l’ultimo ricordo infiniti momenti: le tue lunghe unghie, i tuoi capelli sempre curati, i tuoi riposini pomeridiani, il tuo:”corriamo a casa che devo vedere Sentieri”, i tuoi 35 anni fissi ad ogni tuo nuovo compleanno, il tuo:”me lo sistemi” riferito allo smartphone quando attivavi servizi o facevi qualche casino digitando tasti a caso, il tuo odore, il tuo:”ma non fanno mai niente” quando ti chiedevo cosa avresti visto la sera in TV. Il tuo amore per la pittura e la scrittura, senza di fatto alcuna nozione sulla metrica o conoscenza delle regole base della pittura. Ma questa sei tu… Una donna fuori dagli schemi.
Mamma, mi manchi.
Ti sei spenta senza soffrire.
Mi piace pensare che forse tutto quel dolore che non hai provato tu in questi mesi lo stiamo provando noi oggi, allora ecco che tutto tornerebbe ad avere un senso, più o meno. Presto questo forte rumore si spegnerà.
La tua forma si sbiadirà, dimenticheremo lentamente i tuoi colori, i tuoi odori, il timbro della tua voce. Quello che resterà saranno i tuoi ricordi. È la vita, sono le regole del gioco. Vorrei però dirti una cosa mamma. Che i ricordi hanno la forza di tenere in vita le persone. Smetteremo di esistere quando l’ultima persona in grado di ricordarci smetterà di farlo. Beh, mamma, io oggi solo una promessa sono in grado di farti: non ci sarà attimo in cui il tuo ricordo non sarà vivo in me.
Ciao mamma,
Ti amo!