“Perché assessore regionale e sindaco non rispondono alle domande che i cittadini pongono in tema di sanità? Tanti annunci di opere finanziate e cantierabili e rassicurazioni di servizi previsti nel territorio sono stati fatti, ma ad oggi nulla si è visto.
Riproponiamo le domande
1) E’ vero che più del 60% delle prestazioni diagnostico-strumentali sono pagate per l’intero e direttamente da cittadini e quali conseguenze provoca ciò sul corretto sviluppo del modello sanitario?
2) Quando l’Ospedale di Orvieto sarà concretamente ed operativamente un D.E.A. (Dipartimento Emergenza Accettazione) di primo livello?
3) quando saranno veramente realizzati la Casa di Comunità e l’Ospedale di Comunità dell’Orvietano?
In particolare:
– quando potranno essere effettivamente aggiudicati i lavori?
– perché ci si è ridotti agli ultimi giorni utili?
– potranno essere ancora conclusi i lavori entro giugno 2026, data prevista dal PNRR?
– i fondi che verranno utilizzati saranno ancora quelli del PNNR? Saranno sufficienti?
– è stata prevista un’organizzazione transitoria per evitare che i cittadini debbano pagarsi da soli le prestazioni?
– come si provvederà alla dotazione di arredi, macchinari, personale?
– è stato predisposto il piano di viabilità per l’accesso a C.d.c. e O.d.c.?
– qual è il costo di questo piano e dove saranno reperiti i fondi necessari?
– non sarebbe necessario che tali ultime scelte vengano partecipate alla cittadinanza?
Due, a questo punto, sono le possibili motivazioni: o non ritengono i cittadini degni di sapere come stanno veramente le cose o, cosa peggiore, non sanno cosa dirci perché quanto promesso era soltanto una colossale bugia. Vogliamo fatti e non date sparate a casaccio, perché sono i fatti quelli con cui ci si cura. Non vi nascondete dietro la burocrazia e diteci ad oggi come stanno le cose, siete voi che avete scelto di rappresentarci, nessuno vi ha costretto.Rispondete, è il vostro dovere. Il fatto che in sette anni non siete riusciti a decidere se è più importante il Fagiolo Secondo del Piano o la Complanare non ci lascia fatto tranquilli.
Fonte: PrometeOrvieto