ORVIETOSì
mercoledì, 17 Dicembre 2025
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio
No Result
View All Result
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio
No Result
View All Result
Orvietosì.it
No Result
View All Result
Home Eventi

L’eco centenario della Cappella di San Brizio

Redazione by Redazione
2 Gennaio 2024
in Eventi, Archivio notizie
Share on FacebookShare on Twitter
Particolare scena dell’Anticristo, Cappella di San Brizio

di Mirabilia Orvieto

“L’arte è stata sempre legata all’esperienza della bellezza“. Sono queste le parole di Simon Weil che Papa Francesco riprende nel suo discorso agli artisti tenuto nella Cappella Sistina (2023). Lo sapeva bene Signorelli che dipinse ad Orvieto il ciclo dell’Apocalisse. Le sue immagini fanno sognare lo spettatore, aprendogli davanti uno spazio, in cui entrare, respirare, muoversi.

Ed è allora che il capolavoro della rinascimentale cappella di san Brizio riprende vita, ritorna a parlare a me e adesso, a dire quale tipo di umanità o disumanità stiamo costruendo oggi sulla terra. L’arte mette in gioco in modo magistrale la relazione inscindibile fra corpo e spirito. Signorelli e il Beato Angelico sono come “sentinelle” appostate all’inizio del racconto, praticamente nel punto ideale dell’esistenza che è quello di essere spettatore, senza rischiare di compromettersi.

Gli occhi dell’artista sono simili a quelli di un veggente o di un fanciullo, scriveva nel 1965 Romano Guardini, teologo e scrittore cristiano. Il primo infatti interpella l’osservatore mentre l’altro, sembra “scrutare l’orizzonte per scandagliare la realtà al di là delle apparenze“. Chi entrando nella cappella non viene toccato subito nella sensibilità dello sguardo e della percezione, fino a sentirsi raggiunto interiormente nei pensieri, nelle paure e nei desideri più profondi, a conferma che “la bellezza seduce la carne per ottenere il permesso di passare fino all’anima“? È la capacità dell’artista di “andare oltre“, in una tensione tra storia e profezia, tra presente e futuro che riesce a dilatare i limiti dell’esperienza umana, facendo passare chi guarda dal simbolo alla realtà.

Particolare Resurrezione della Carne, Cappella di San Brizio

Questa è l’Apocalisse, questa è la rivelazione di qualcosa che non si era mai visto prima poiché Signorelli seppe “guardare le cose sia in profondità sia in lontananza“. Le sue storie smentiscono “l’idea che l’uomo sia un essere per la morte“. Se catastrofi, maremoti e terremoti si abbattono sul mondo per sancirne la fine, le grandiose scene apocalittiche sono anche un inno alla vita che nascerà proprio dalla Fine. Nella Resurrezione della carne i risorti escono dalla nuda terra per ammirare tutta la bellezza di un mondo che sta nascendo, che “si lascia desiderare e cercare“. Una bellezza così meravigliosa da essere ammirata in eterno, come aveva predetto il libro dell’Apocalisse e ancor prima il profeta Isaia: “Ecco, faccio una cosa nuova, proprio ora germoglia: non ve ne accorgete!” (43,19).

Ognuno esce a fatica dal suolo non per vivere per se stesso, chiuso nella propria individualità, ma per ritrovarsi insieme agli altri, a costruire, a meditare, a contemplare. Il nuovo genere umano non è la mera somma fisica dei singoli, piuttosto un solo popolo e un solo spirito, che aspira al medesimo destino: la felicità. Non così avverrà per la vita dei dannati che, precipitati nell’Inferno, soffriranno la più completa solitudine mentre ciascuno sarà schiavo del suo stesso demone. Questo mondo così “disumano” non è forse quel luogo di morte e di distruzione costruito dagli uomini sulla terra, ogni volta che non hanno saputo stringere legami d’amicizia e di pace, di concordia e d’amore?

Particolare Inferno, Cappella di San Brizio

I risorti invece sono in attesa di quei “cieli nuovi e terra nuova” che in vita non avevano mai cessato di sognare e anelare. E mentre nei fatti dell’Anticristo tutti sono immersi in un grande caos dove regna disuguaglianza e divisione, la scena della Resurrezione è il sogno realizzato, è la fine di ogni egoismo e conflitto, di ogni differenza sociale e culturale; anzi nel nuovo mondo che sta sorgendo “le diversità si integrano” in un’unità che non è uniformità, ma espressione della bontà del “molteplice“. La molteplicità infatti non può essere confusa con la “globalizzazione omologante” che sottomette il mondo, anche quello  contemporaneo, alla tirannia dell’Anticristo.

Al suono delle trombe angeliche “i morti risorgeranno incorruttibili” perché l’energia di Dio, che è la potenza della sua grazia, eleverà tutti gli uomini sopra “le divisioni, le fazioni, i narcisismi” del passato. In questo mondo il più forte aiuterà il più debole per il raggiungimento del bene comune e di una pace universale. È la bellezza della nuova umanità che si traduce nei valori più alti dell’Umanesimo come “la difesa della vita e della dignità umana, la giustizia sociale, gli ultimi, la cura della casa comune, il sentirci tutti fratelli“. È la bellezza dei risorti che dialogano e si abbracciano fra loro, riflesso dell’armonia dell’Universo.

Per Signorelli, che accolse senza indugi l’arduo compito di dipingere ad Orvieto la più completa dottrina escatologica cristiana mai realizzata nell’arte, il potere dell’immagine era dunque superiore a ogni forma di sapere perché l’arte non è solo arte, ma conoscenza spirituale, e cioè disvelamento di una verità interiore, di una consapevolezza esistenziale!

Particolare Paradiso, Cappella di San Brizio

E quei corpi, così spiritualmente animati e nello stesso tempo anatomicamente divini, non rappresentano forse, al contrario dell’Inferno, “l’umanità dell’umanità” con cui rinnovare alla radice questa nostra civiltà chiamata ancora oggi a uscire dalla violenza della barbarie? Per far questo c’è però bisogno che la forza della volontà e della libertà umana attinga a quella stessa potenza che ha creato le stelle e che dà armonia all’orbita dei pianeti, a quella stessa luce visionaria senza precedenti che è, che era e che sarà il Verbo incarnato.

Per questo l’arte della cappella Nova è un messaggio che attraversa le generazioni imprimendovi un segno, è una Storia che si protrae nel tempo e che dura millenni. Di fronte all’insieme delle situazioni esplosive e dei fallimenti planetari in atto come le guerre, la crisi finanziaria ed ecologica, le scene dell’Apocalisse sono l’invito più esplicito a riscoprire la speranza messianica, e cioè a ritrovare il piacere e l’emozione di vivere, contribuendo tutti al risveglio di un mondo che, scrive San Paolo, “ad oggi geme e soffre nelle doglie del parto” (Lettera ai Romani 8, 22) e che domani vedrà il suo pieno compimento nel Paradiso.

Condividi:

  • Fai clic per condividere su X (Si apre in una nuova finestra) X
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra) Facebook

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Correlati

Please login to join discussion

Ultime notizie

Sul treno senza biglietto, viene fatto scendere ma aggredisce i carabinieri. Arrestato 30enne

Controlli sul territorio dei carabinieri: 5 persone denunciate per guida in stato di alterazione

16 Dicembre 2025

  Nell’ambito dei rafforzati controlli eseguiti sulle strade della Provincia, nei giorni scorsi, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Terni,...

“Melissa tra le meraviglie delle stagioni”: il ricavato per aiutare i cani che vivono nel canile rifugio di Castel Giorgio,

“Melissa tra le meraviglie delle stagioni”: il ricavato per aiutare i cani che vivono nel canile rifugio di Castel Giorgio,

16 Dicembre 2025

  Dalla presentazione del libro per bambini “Melissa tra le meraviglie delle stagioni”, dello scorso ottobre, presso la Nuova Biblioteca...

Montecchio riceve in Senato il Premio “Ambasciatori Nazionali” per l’impegno sul turismo sostenibile

Montecchio riceve in Senato il Premio “Ambasciatori Nazionali” per l’impegno sul turismo sostenibile

16 Dicembre 2025

  Il Comune di Montecchio è stato recentemente premiato al Senato della Repubblica con il Premio “Ambasciatori Nazionali”, promosso dall’Associazione...

Redazione

Orvietosì © 2002
Quotidiano d’informazione e d’opinione
Registrazione tribunale di Orvieto (TR) nr.101 del 13/11/2002 | Nr. ROC 33304

Direttore Responsabile: Sara Simonetti
Editore: Elzevira di Fabio Graziani

Contatti

Per informazioni inviare una mail a redazione@orvietosi.it

Informazioni sul trattamento
dei dati personali: Policy privacy

Seguici su Facebook

Orvietosì Facebook

Archivio storico

© 2020 OrvietoSi - All right reserved

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.

Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o disattivarli in .

No Result
View All Result
  • Home
  • Ambiente
  • Cultura
  • Cronaca
  • Saperi&Sapori
  • Economia
  • Eventi
  • Politica
  • Sociale
  • Sponsorizzate
  • Sport
  • Territorio
    • Allerona
    • Baschi
    • Castel Giorgio
    • Castel Viscardo
    • Fabro
    • Ficulle
    • Guardea
    • Montecchio
    • Montegabbione
    • Monteleone d’Orvieto
    • Parrano
    • Porano
    • San Venanzo
  • Oltre l’orvietano
    • Acquapendente
    • Alviano
    • Amelia
    • Bolsena
    • Lugnano
    • Narni
    • Terni
    • Perugia
    • Viterbo
  • Archivio

© 2020 OrvietoSi - All right reserved

%d
    Orvietosì.it
    Prodotto da  GDPR Cookie Compliance
    Panoramica sulla privacy

    Questo sito Web utilizza i cookie per consentirci di offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.

    Puoi regolare tutto le impostazioni dei cookie navigando le schede sul lato sinistro.

    Cookie strettamente necessari

    Cookie strettamente necessari devono essere abilitati in ogni momento in modo che possiamo salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.

    Cookie di terze parti

    Questo sito Web utilizza Google Analytics per raccogliere informazioni anonime come il numero di visitatori del sito e le pagine più popolari. </ P>

    Il mantenimento di questo cookie abilitato ci aiuta a migliorare il nostro sito web.

    Cookie Policy

    Maggiori informazioni sulla nostra Cookie Policy