Sabato 20 gennaio il presidente del consiglio comunale Umberto Garbini ha presentato il resoconto dei lavori annuali dell’assise civica senza però tralasciare i prossimi impegni elettorali. Il capogruppo di Fratelli d’Italia ha indicato la posizione che il suo partito seguirà in vista delle elezioni amministrative scoccando frecciatine al veleno nei confronti dell’attuale sindaco Roberta Tardani. “Durante il percorso, dai 23 ai 28 anni, in cui ho svolto la funzione di Presidente ho affrontato molti colpi bassi che non hanno sortito effetto”, ha esordito. “Una delle difficoltà emerse – ha continuato – è stata quella di convocare la Conferenza dei Capigruppo, quest’anno riunita solo una volta per discutere della situazione complessiva della Fondazione Faina. La Fondazione Faina giunta alle cronache per la sostituzione del Presidente Di Loreto. La nomina del Presidente della Fondazione è a carico del Ministro della Cultura. Tuttavia, il Presidente dopo 6 mesi di prorogatio, è stato sostituito”.
”Decisione presa – ha detto – perché il sindaco ha inviato una lettera al ministro con la quale chiedeva di non rinnovargli l’incarico. Il Presidente Di Loreto è una risorsa della città, un fuoriclasse, che ha risollevato la situazione complessa della Fondazione. Evidentemente non è stato apprezzato”. Garbini ha poi ricordato i tre temi fondamentali per il futuro di Orvieto, nell’ottica della qualità della vita: sanità, combattere il decremento demografico, un nuovo piano infrastrutture, con un occhio al trasporto ferroviario.
“Le tre tematiche che ho sottolineato non sono state trattate a sufficienza – ha continuato Garbini – Di questo siamo tutti responsabili. Spero che il mio successore sia più capace, poiché sarà necessario affiancare l’ordinarietà a qualcosa di straordinario”. Sollecitato con una domanda diretta, Garbini ha quindi annunciato che non appoggerà Tardani alle prossime amministrative. “Guiderò la lista di Fratelli D’Italia – ha detto – se il partito me ne darà la possibilità. La crisi politica ad Orvieto è antica, colpita da assenze di consiglieri durante le delibere sul bilancio, passaggi dalla lista del sindaco al gruppo misto, per finire con i trasformismi in Consiglio”. “La Giunta ha avuto metodi arriganti, presunzione e mancanza di dialogo. Per le Comunali serve una decisione da parte del mio partito. Vedremo se prevarranno gli equilibri perugini, o le richieste del coordinamento locale.” (A.I)