“Il continuo taglio di treni, la sempre più scadente garanzia dei servizi ferroviari per e da Roma e Firenze, sono divenuti un serio problema per molto lavoratori, lavoratrici, studenti dell’Orvietano, che hanno necessità di recarsi a Roma, Arezzo, Perugia, Firenze e Terni”. Lo ha denunciato oggi in una conferenza stampa presso la stazione ferroviaria di Orvieto, la Filt Cgil Umbria, che ha rimarcato come i treni siano ormai “talmente rari da non rispondere più alle esigenze dell’intero comprensorio”.
“Non abbiamo visto da parte delle istituzioni umbre il giusto impegno affinché i collegamenti venissero incrementati – ha detto il segretario generale della Filt Cgil Umbria, Ciro Zeno – anzi, dal 2000 ad oggi gli Intercity si sono ridotti del 75%, i treni notte, anche per l’estero (Vienna, Monaco, etc.) sono completamente spariti. Ci sono intere fasce orarie scoperte dai servizi, per fare un esempio, la mattina su Roma, dopo le 7.20 c’è il vuoto fino alle 9, con, tra l’altro, tempi di percorrenza da terzo mondo. Inoltre – ha aggiunto Zeno – i cambi treno ad Orte e Chiusi sono ormai la normalità, poiché sempre meno corse dirette vengono garantite”.
Altro tema toccato nella conferenza stampa dalla Filt Cgil è quello dell’alta velocità. “Circa 600 treni al giorno sfrecciano a quasi 300 km/h orari dentro Orvieto, ma di questi non se ne ferma nemmeno uno. Sarebbe molto utile al territorio e alle regioni limitrofi adottare, per un periodo sperimentale, delle fermate alta velocità in orari strategici”. Nel dettaglio, secondo la Filt Cgil si potrebbe pensare al treno per Milano FR 9504, con partenza da Roma alle 5.10 e arrivo alle 8.50, che ad Orvieto fermerebbe alle 5.50 circa. Oppure il 9608 che parte da Salerno alle 5.16, ferma a Roma alle 6.50 e arriva a Milano 10.00: ad Orvieto potrebbe fermare alle 7.30 circa. Il discorso vale anche in direzione Sud: il Fr 9505 potrebbe fermare ad Orvieto alle 8.20 per arrivare a Roma alle 9.04 e a Napoli alle 10.28. E via dicendo, con molte altre opzioni possibili.
“Dobbiamo uscire dalla logica che l’alta velocità sia un servizio che guarda solo agli introiti e trasformarlo in uno strumento che velocizzi tutto il Paese – ha detto ancora Zeno – anche Orvieto deve essere connessa con il resto d’Italia e con Perugia in primo luogo. Ad Orvieto si vive anche di tantissimi lavoratori pendolari che meritano attenzione e rispetto, lo stesso rispetto che la Filt Cgil ha sempre dedicato a questo delicato settore e a questa determinata categoria di occupati, che altrimenti vivono il territorio esclusivamente come dormitorio fino a quando non diventa talmente irraggiungibile da lasciarlo con le loro famiglie”, ha concluso il segretario Filt.