Per la rassegna “Vivere il tempo dell’Avvento” l’Unitre ricorda la figura di San Nicola di Bari, il santo che portava regali, in un incontro pubblico dal titolo “I doni di San Nicola”. Mercoledì 6 dicembre alle 17, proprio nel giorno della ricorrenza di uno dei santi più venerati dai primi cristiani, la Sala Urbani del Palazzo dell’Opera del Duomo di Orvieto – grazie alla disponibilità della Fabbriceria – accoglierà la conferenza, ideata e condotta dall’architetto Raffaele Davanzo.
“Quali sono – afferma – i santi a cui nel tempo ci siamo affidati, fin dall’inizio della cristianità? E quanto sono stati importanti alcuni centri di pellegrinaggio incentrati sulla tomba o sul ricordo di un santo, e quanto questo ha significato per la formazione di una nuova unità nel Medioevo dopo la caduta della centralità romana? Perché ci sono dei santi che portano doni? E come mai sono scelti tra quelli le cui feste sono concentrate nel periodo più freddo dell’anno? Il passaggio dalla evocatio romana al furto delle reliquie, vedi san Marco e san Nicola, che significato assume nel medioevo? E in particolare, San Nicola di Bari perché ha avuto un successo così grande, prima in tutta Europa e poi nel Nuovo Mondo, portato proprio da un popolo luterano che per decreto doveva invece liberarsi dal culto dei santi stessi? Come si spiega il suo grande successo avuto nell’Ottocento e, divenuto Babbo Natale, come mai ha spesso sostituito anche in Italia altri santi più tradizionali portatore di doni?”.
“Ho chiesto all’architetto Davanzo – spiega il presidente dell’Unitre, Riccardo Cambri – di ripetere in pubblico il suo pregevolo lavoro di approfondimento su San Nicola di Bari che egli stesso presentò nel 2020, in piena pandemia da nuovo coronavirus, in un incontro registrato e diffuso allora in differita sul nostro canale video YouTube, allorquando ci attrezzammo a favore dei nostri associati con una cospicua programmazione online, data l’impossibilità di realizzare lezioni convenzionali. Apprezzai moltissimo quell’evento, così come tanti spettatori sul web a giudicare dalle centinaia di visualizzazioni notificate. Alla prima occasione propizia mi sono adoperato per riproporlo, questa volta mediante una fruizione live tradizionale”.
L’iniziativa gode del patrocinio del Comune, dell’Opera del Duomo, della Diocesi di Orvieto-Todi, della Parrocchia di Sant’Andrea e di San Bartolomeo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
