“Verificare con il Commissariato tempi e modalità dello svolgimento dell’assemblea di Forza Nuova”. Lo chiede il Pd di Orvieto esprimendo sostegno all’interrogazione presentata dall’onorevole Walter Verini in cui si chiede al ministro dell’Interno di valutare il divieto dell’assemblea di Forza Nuova. Il partito si dice “sconcertato e indignato dalla possibilità di questo evento nella nostra città anche in relazione ai fatti legati alla richiesta di condanna della Procura di Roma per le sette persone imputate nel processo principale legato all’assalto della sede della Cgil avvenuto il 9 ottobre del 2021 a margine di una manifestazione per protestare contro le misure anti Covid stabilite dal Governo”.
“In particolare – è detto in una nota – è stata sollecitata una pena a dieci anni e mezzo per Roberto Fiore, storico leader di Forza Nuova e a per Giuliano Castellino, esponente romano del movimento di estrema destra. ‘Quel giorno la città venne messa a ferro e fuoco’ ha detto il pm Gianfederica Dito. Nelle motivazioni con cui il gip respinse una istanza di scarcerazione avanzata dalle difese si affermava che il fondatore di Forza Nuova ‘non si espone nei comizi, non collabora alla devastazione dei locali del sindacato, ma organizza la manifestazione, dirige i cortei, ne stabilisce i percorsi, tratta e decide finanche quando l’azione criminosa deve cessare’.
Agli atti dell’indagine anche una serie di testimonianze tra cui quella di alcuni operatori di polizia a cui Castellino si rivolge affermando: ‘Portateci da Landini o lo andiamo a prendere noi’. La città di Orvieto, citta dell’antifascismo e dei sette martiri, non può permettere che queste soggettività possano essere associate al nome della nostra cittadina e soprattutto che un evento di questo genere possa svolgersi a tutela dei valori democratici sanciti dalla nostra Costituzione, a tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei nostri cittadini”.