Quattro fazioni rivali si fronteggiano sull’antica mappa dei territori della città di Orvieto. Sono il Papa, le truppe Imperiali, il Comune, gli Eretici che aspirano alla conquista del potere. È questa, in sintesi, la dinamica del nuovo gioco da tavolo presentato in occasione degli eventi organizzati dalla Nuova biblioteca pubblica Fumi per “Un secolo di Fumi (meno 8). Biblioteca pubblica piazza” dei giorni scorsi.
L’idea del gioco da tavolo Urbevetus 1170-1337 è far conoscere a tutti gli eventi che resero la nostra città, per circa due secoli, un potente Comune Medioevale i cui territori si estendevano per buona parte della bassa Toscana, dell’Umbria e del Lazio, fino alla cosiddetta Val di Lago, Bolsena. Una città che è sede di un miracolo importantissimo per la cristianità e che vide lotte cruente tra famiglie nobili e signorotti, locali e non solo, che si muovevano nello scenario politico del tempo per guadagnare il predominio sugli avversari, si pensi a Monaldeschi e Filippeschi ricordati anche da Dante nella Divina Commedia.
Urbevetus 1170-1337 nasce da un’idea del suo autore Marco Fracchia che ne ha creato l’ambientazione storica e la dinamica, la cui realizzazione è stata possibile proprio grazie al patrocinio della biblioteca di Orvieto e al suo Direttore Roberto Sasso che ha ribadito, nei saluti iniziali durante la presentazione, proprio l’importanza di “ripensare” la biblioteca che, non rinnegando le sue origini e la sua vocazione originaria, possa essere “pubblica piazza” perchè accoglie e valorizza le idee, la creatività, le proposte dei cittadini, contaminando con tante espressioni culturali i suoi ambienti.
La grafica di Urbevetus 1170-1337 è stata possibile grazie al prezioso lavoro di un talentuoso grafico, Andrea Linterno, un volontario della biblioteca che, per realizzare il layout del gioco, il logo e i colori si è ispirato al “giglio” della nostra città, il Duomo e le sue guglie, prediligendo il rosso nella palette di tonalità perché, come ha spiegato, nel medioevo questo colore rappresentava la festa ma, contemporaneamente, ricorda il sangue delle cruente battaglie del tempo.
“Vicende appassionanti – ha ribadito l’autore Marco Fracchia – che tutti noi orvietani dovremmo conoscere, sia perché rappresentano le nostre radici, ma anche perchè, per intrighi e lotte di potere non hanno nulla da invidiare alle serie che ci piacciono in TV”.
Una chicca di Urbevetus è sicuramente la mappa, che è stata ridisegnata a partire da un esemplare cinquecentesco, unico e molto importante sia dal punto di vista storico che artistico, identificato grazie allo storico Silvio Manglaviti che ha spiegato come questi antichi disegni del territorio, non erano tanto utili ad orientarsi, quanto piuttosto a rappresentare il potere e i giochi di forza tra i soggetti “in campo”.
Urbevetus 1170-1337 è disponibile per chi voglia provarlo nelle sale della Nuova Biblioteca Fumi che, lo ricordiamo, una volta al mese dedica per altro una giornata ai giochi da tavolo e di ruolo in collaborazione con La Brigata della Rupe e Gruppo Ludico Orvieto. (V.C)