L’ex comandante della polizia stradale e oggi candidato sindaco “spara” a casaccio contro il sindaco in carica ma colpisce malamente i suoi ex colleghi. Riteniamo molto gravi le dichiarazioni contenute nell’intervista rilasciata da Stefano Spagnoli che, proprio alla vigilia della festa delle Forze armate, parla di Orvieto come una città con problemi di sicurezza mettendo pesantemente in discussione il prezioso lavoro delle forze dell’ordine.
Parole pesanti perché pronunciate da chi, oltre alla legge, dovrebbe conoscere l’impegno di donne e uomini della Polizia, dei Carabinieri, della Finanza, della Polizia locale che quotidianamente viene profuso a tutela della nostra comunità e che viene palesemente offeso solo per attaccare strumentalmente l’amministrazione comunale. A loro va la nostra massima solidarietà e la rinnovata stima per quanto fanno per noi tutti i giorni per garantire la sicurezza nella nostra città e per la massima e fattiva collaborazione con le istituzioni che hanno sempre dimostrato.
Collaborazione con le forze dell’ordine che non è mai mancata da parte della Giunta Tardani che in questi anni ha lavorato concretamente per rendere Orvieto una città più sicura. L’ex comandante dimentica di ricordare gli investimenti fatti per realizzare un vero sistema di videosorveglianza in città che oggi copre parti sensibili del centro storico e si è rivelato spesso di determinante supporto per prevenire e scoprire gli autori di alcuni reati, dimentica che è stato rinnovato il sistema di telecamere che controlla le principali vie di accesso della città, non sa dei progetti di implementazione della videosorveglianza che saranno realizzati per estenderne la copertura, non conosce che è in corso un progetto di riqualificazione dell’illuminazione pubblica con cui saranno aumentati anche i punti luce a partire dalle zone che ha citato.
E paradossalmente dimentica che il sindaco, nelle città dove insiste un Commissariato, non è autorità di pubblica sicurezza. Questo non significa che il nostro sindaco non abbia a cuore la sicurezza della propria comunità, e lo dimostrano gli interventi fatti ed il costruttivo e costante rapporto con tutte le forze dell’ordine, ed è evidente come il bersaglio delle sue parole diventino in realtà i suoi ex colleghi che invece dovrebbe tutelare maggiormente nelle battaglie per chiedere più personale e risorse da dedicare ai controlli di prevenzione sul territorio. Ma questa purtroppo non è l’unica scivolata del candidato sindaco “sceriffo”, accecato dalla bramosia di tornare a ricoprire qualche ruolo di comando. Dice di conoscere il territorio ma forse si confonde con il tratto di Autostrada su cui ha vigilato per anni perché dalle sue dichiarazioni traspare proprio il contrario. Probabilmente non fa una passeggiata in via dei Magoni dal 2020, anno del servizio tv che cita, perché in quella zona sono tornate ad aprire qualificate attività artigianali, probabilmente passa i fine settimana fuori da Orvieto perché grazie al calendario unico degli eventi ci sono iniziative e manifestazioni in città in quasi tutti i weekend dell’anno. Non sa che la Fortezza dell’Albornoz è stata restituita alla città dopo importanti lavori per la realizzazione di un collegamento con il Pozzo di San Patrizio oggi utilizzato sia dai cittadini che dai turisti, non sa che il campo da tennis è stato affidato in gestione e sarà presto riqualificato, non sa che nel complesso dell’ex ospedale sorgerà l’Ospedale e la Casa di Comunità, non sa che lo storico Palazzo Monaldeschi è di proprietà della Diocesi, non sa che per la chiesa di San Francesco è stato presentato un progetto di riqualificazione che è in attesa di finanziamento, non sa che il Palazzo del Popolo, recentemente dotato di nuove strumentazioni tecnologiche, è tornato da tempo al centro delle iniziative e degli eventi della città. E pur non sapendo tante altre cose cose ci prospetta ricette e interventi miracolosi senza ovviamente dirci come. Buona fortuna.
Stefano Olimpieri
Capogruppo Gruppo misto