La seconda conferenza per l’Anno Accademico 2023-24 dell’L’Istituto Storico Artistico Orvietano si terrà venerdì 10 novembre, alle 17.30, nella Sala Didattica del Museo Archeologico Nazionale di Orvieto, dove gli archeologi Francesco Pacelli e Stefano Spiganti dell’Università degli Studi di Perugia presenteranno un esauriente resoconto delle ultime campagne di scavi a Montecchio. “Montecchio e la sua vasta necropoli: le recenti scoperte di una comunità umbro-etrusca”, il titolo dell’incontro. A presentare il lavoro dei due studiosi sarà il direttore del Museo Archeologico Nazionale di Orvieto, Giorgio Rocca.
Dal 2017 il progetto “Montecchio Archaeology Field School” prevede la ricerca, il recupero e la valorizzazione dei beni archeologici presenti su tutto il territorio comunale. Una concessione del Ministero della Cultura, con la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, in collaborazione con il Comune di Montecchio, l’Università degli Studi di Perugia, la Kent State University dell’Ohio (USA) e Associazione Acqua. Si rinnova dunque ogni anno, presso la Necropoli del Vallone di San Lorenzo a Montecchio, una tradizionale indagine scientifica di carattere archeologico in uno dei siti più importanti di tutta la Regione Umbria.
“Anche quest’anno – spiega il Presidente dell’Isao Raffaele Davanzo – le indagini hanno visto all’opera, per quattro settimane, una ventina di studiosi tra archeologi e studenti dell’Università degli Studi di Perugia, sotto la direzione scientifica del professor Gian Luca Grassigli, e della Kent State University – Ohio (USA), sotto la direzione della professoressa Sarah Harvey, università statunitense che sta contribuendo alle indagini sul territorio. Gli scavi sono condotti dagli archeologi Stefano Spiganti e Francesco Pacelli, fields director delle operazioni sul campo. Lo scavo è realizzato con la concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la stretta collaborazione e supervisione di Luca Pulcinelli della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria. Gli archeologi Francesco Pacelli e Stefano Spiganti illustreranno una sintesi delle campagne di scavo 2017-2022, con analisi dei reperti e delle strutture e alcune considerazioni sull’identità di tale vasta comunità che popolava uno spalto territoriale di confine tra il mondo umbro-etrusco”.








