Settimana di passione per i pendolari orvietani, nonostante ad avvicinarsi sia il Santo Natale e non la Santa Pasqua. Prima giornata di passione lunedi 23 per colpa di un guasto elettrico occorso in mattinata tra i nodi ferroviari di Roma-Tiburtina e Roma-Prenestina al passaggio di un treno.Inevitabili le ripercussioni con ritardi, riprogrammazioni dei servizi e cancellazioni che hanno riguardato anche la dorsale Milano-Napoli, che è la tratta che interessa i pendolari locali.
L’impatto sul complesso delle tratte ferroviarie è stato importante, con ritardi compresi tra i 150 e i 350 minuti per i treni ad alta velocità; problemi anche per i treni regionali e intercity. Il guasto sarebbe avvenuto per la rottura di un cavo all’altezza della stazione Prenestina e al passaggio di un treno dell’Alta Velocità proveniente da Venezia, in transito per Roma e diretto a Napoli. Le carrozze si sono fermate all’improvviso e i passeggeri sono stati trasferiti su un altro treno. Caos alla stazione Termini, dove per tutto il giorno è stato pressoché impossibile arrivare e partire. Tanti i passeggeri che hanno chiamato i propri datori di lavoro per avvertire del ritardo e tante le persone che hanno dovuto pernottare nella Capitale.
Il forte disagio, ha messo in difficoltà i passeggeri delle principali stazioni ferroviarie, come è accaduto a Santa Maria Novella a Firenze, dove in tantissimi si sono accalcati sulle banchine in attesa dell’arrivo del primo treno utile. Centinaia di passeggeri assiepati anche a Bologna in attesa di aggiornamenti sul proprio treno.
Per non far mancare nulla ai pendolari del nostro territorio ,la settimana lavorativa si è conclusa cosi’ come era iniziata. Infatti venerdì 27 dalle ore 16:45 sulla linea Alta Velocità Roma – Firenze la circolazione ferroviaria è stata fortemente rallentata in prossimità di Orte per un inconveniente tecnico alla linea.
Come sempre capita in questi frangenti, gli effetti sulla mobilità ferroviaria si sono avuti immediatamente, con i treni da e per la Capitale instradati su linea convenzionale da Settebagni fino a Orte e viceversa con un maggior tempo di percorrenza superiore ai 60 minuti. E purtroppo non si prospettano tempi migliori per i gia’malcapitati pendolari orvietani. Le due compagnie ferroviarie che gestiscono i treni dell’Alta Velocità già hanno messo
le mani avanti comunicando che, per venire incontro alla maggiorata richiesta degli utenti,
aumenteranno mediamente del quindici per cento i collegamenti veloci tra la Capitale e le principali città del Nord del nostro paese. Queste variazioni produrranno una maggiore necessita’di occupare slot orari in arrivo e partenza dalla Capitale. In pratica se attualmente in media dalle due principali stazioni romane, Termini e Tiburtina, ogni 5 minuti entra ed esce un treno veloce,con questa modifica e maggiorazione di treni, si accorcerà ancora di più questo intervallo temporale. Con l’ovvia conseguenza che se ci sarà un aumento esponenziale dei treni regonali e intercity che saranno dirottati sulla linea convenzionale.
Con un ritorno alla tempistica degli anni cinquanta per percorrere il tratto ferroviario Orvieto Capitale e viceversa, quando occorrevano due ore piene per percorrere questo tragitto.
Purtroppo per i tanti pendolari del territorio orvietano una politica miope e poco addentrata nelle problematiche inerente l’ argomento “treni”, non ha saputo valutare l’impatto drammatico del rimanere completamente tagliati dal discorso Alta Velocità, non valutando o non sapendo capire che la conseguenza diretta sarebbe stata la graduale esclusione dalla linea veloce a scapito di quella convenzionale,giustamente definita “lenta”. Anno dopo anno i malcapitatai pendolari orvietani, nella totale indifferenza di chi poteva e doveva fare qualcosa,hanno visto peggiorare l’offerta e la qualità’dell’offerta ferroviaria e di conseguenza la qualità della loro vita e della loro serenità psicologica. E il peggio per loro, purtroppo è in arrivo dietro l’angolo. (Pasquale di Paola)








