Orvieto città ideale. È possibile.
Orvieto è una città che ha tutti gli elementi per diventare città ideale. Città ideale per chi ci vive e città ideale per chi vorrebbe viverci. Gode di enormi risorse: la sua ricchezza storica e urbana, un territorio baciato da bellezza e varietà, una posizione ideale per attrarre persone e investimenti, una ricca tradizione turistica e culturale e una cittadinanza giustamente orgogliosa e attiva nelle varie forme associative.
Eppure Orvieto è una città che declina da anni: declino demografico ed economico. I nostri giovani non hanno altra alternativa che lasciare la città che li ha cresciuti e educati, la cittadinanza vive anno dopo anno il peggioramento nella qualità e quantità dei servizi e delle prospettive future mentre si assiste ad una sempre più acuta marginalizzazione negli investimenti, pubblici e privati nel territorio.
È su queste considerazioni che un gruppo di orvietani ha iniziato a pensare e a lavorare per un’alternativa vera di cambiamento, ormai urgente. Su queste premesse mi hanno incluso nella discussione e oggi mi propongono come candidato Sindaco di Orvieto. Da questo percorso di discussione e analisi nasce l’individuazione delle priorità che noi crediamo essenziali per riportare Orvieto a nuovo splendore, ma anche la nostra visione di un nuovo metodo di governo necessario affinché il nostro progetto di una nuova Orvieto si realizzi.
Orvieto città ideale. Quattro priorità
Qualità della vita e dei servizi. Per tutti. È un punto essenziale per la popolazione residente e per attrarre nuovi residenti. Significa la garanzia dei servizi essenziali (sanità, scuola, trasporto) e accesso ai servizi ormai indispensabili per una vera città ideale: dalla digitalizzazione all’offerta culturale, del tempo libero e dell’associazionismo. Significa cura, miglioramento e manutenzione continua e accurata degli spazi pubblici e privati. Significa vivere in una realtà sicura, inclusiva, bella e viva.
Sviluppo e realizzazione di piani strategici e coordinati per la crescita della città. Questo significa cogliere tutte le opportunità che portino ad Orvieto nuova ricchezza. Significa creazione, coordinamento e promozione di un territorio orvietano che può offrire tanto. C’è bisogno di turismo delle esperienze per attrarre e trattenere i nuovi turisti (dalla proposta culturale, all’enogastronomia, all’attrazione offerta dal territorio per chi cerca esperienze di diversi tipi). Esiste un’enorme opportunità di attrazione dei giovani e delle famiglie che grazie all’ormai diffuso lavoro in remoto, cercano città a misura d’uomo, vive, sicure, belle. Esiste anche una grande opportunità nella crescente fascia di anziani, la più alto spendente nel turismo e la più aperta a nuove forme di residenzialità. Tutto ciò richiede lo sviluppo e la promozione di piani dettagliati e diversi per i diversi bisogni di questi gruppi.
Valorizzazione del patrimonio pubblico. Messa a sistema con il patrimonio privato. La disponibilità di grandi spazi, vuoti o semiabbandonati, in Orvieto può rappresentare un potente strumento di rilancio economico, culturale e civile. La presenza di prestigiosi asset culturali (dal Teatro, al Corpus Domini, le varie iniziative culturali di valore già attivate) devono e possono diventare fondamenti di attrazione e qualità del territorio e del turismo.
Programma di interventi strategici per l’ambiente coniugato per i settori produttivi. Significa ascolto e azione nei confronti dei settori economici orvietani, dall’agricoltura all’artigianato e alle attività industriali. Significa lavorare alla rimozione degli ostacoli e difesa attiva degli interessi locali nelle varie sedi istituzionali dove le decisioni vengono prese.
Un nuovo Governo per la città
Costruire una nuova Orvieto non sarà facile, ma è possibile se accompagnata da un nuovo modo di amministrare. Un nuovo modello di gestione fondato su chiari principi. Un’amministrazione del fare, dei risultati. La città ha bisogno di cambiare passo. Si deve pensare e discutere, ma poi si deve agire con una chiara visione, un chiaro piano di lavoro e grande senso di urgenza. Un’amministrazione che si fonda su capacità, competenze, merito e impegno. Questi saranno i criteri imprescindibili nell’individuare chi farà. Si parla di persone e si parla di squadre di lavoro. Serve il singolo, serve il gruppo. Un’amministrazione che non solo ascolta, ma che lavora con tutti per il raggiungimento del bene comune. C’è un enorme ricchezza di pensiero, di idee, di voglia di fare nella città e nei suoi cittadini che va valorizzata, sostenuta e recepita. È nostra intenzione partire da ora nell’ascolto e confronto con tutti (singoli, associazioni e gruppi) per portarci alla creazione di un vero piano d’azione da attivare il giorno dopo le elezioni. Il compito di trasformare Orvieto in una città ideale non sarà certo facile e non sarà possibile senza il contributo e aiuto di tutti gli orvietani che credono come noi che Orvieto possa essere molto meglio di ciò che è, che condividono la nostra visione della città e del suo governo, che sentono la stessa urgenza di cambiamento. La nostra porta è aperta. Partecipate!
Italo Calvino in “Le città invisibili” scrive: “D’una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà ad una tua domanda”. La nostra proposta è quella di cercare di dare una risposta alle tante domande di Orvieto e dei suoi cittadini.