Un volto nuovo entra nell’agone politico di Orvieto, con lo sguardo rivolto verso le Comunali del giugno 2024. Roberta Palazzetti, nata ad Orvieto e amministratrice di alcune multinazionali si propone per essere il candidato civico catalizzatore dell’indecisione della politica orvietana. La sala dell’Hotel Piccolomini è un melting pot di rappresentanti politici di vari schieramenti, pronti ad ascoltare e ad intercettare i temi comuni per una possibile futura collaborazione. Mai accostata alla politica, Roberta Palazzetti mostra un curriculum aziendale di prim’ordine, con varie esperienze manageriali di primissimo rilievo da P&G, Manetti & Roberts a British American Tobacco. “Orvieto si merita di più di quello che è. Chi viene ad Orvieto riconosce che ha delle potenzialità enormi” così si è presentata alla sala la manager orvietana.
La speranza del movimento civico che sostiene la “Proposta” è che sia “un’alternativa vera di cambiamento” che possa riuscire nella prova complessa di fermare “il declino demografico ed economico” della città. “Il governo del fare”, di renziana memoria, è stato il leitmotiv dell’intero incontro, un futuro governo cittadino che guarda alla competenza, alla capacità, al merito ed all’impegno.
Le priorità per “Orvieto città ideale”. La qualità della vita, viene considerata come fondamentale volano per ribaltare le prospettive di decrescita inarrestabile del nostro territorio. “Orvieto deve garantire i servizi essenziali: sanità, scuola, trasporto senza scordare digitalizzazione, cultura, tempo libero ed associazionismo. Tutto per vivere in una realtà sicura, inclusiva, bella e viva“, ha sottolineato.
Sviluppare Piani Strategici e coordinati dettagliati per la crescita della città. “Orvieto ha bisogno di turismo, per attrarre e trattenere i nuovi turisti, ma può anche offrire opportunità per i giovani smartworkers e per la fascia anziana – che ricorda essere – la più alta spendente nel settore turistico”.
Sarà necessaria anche una “valorizzazione del patrimonio pubblico, messo a sistema con il patrimonio privato.”
Un programma di interventi strategici per l’ambiente coniugato per i settori produttivi, lavorando alla rimozione degli ostacoli e difendendo attivamente gli interessi locali nelle varie sedi istituzionali.
Roberta Palazzetti ha concluso la presentazione sostenendo che ad Orvieto serve “meno ideologia e più FARE. Quello che conta è il bene della città”. La “Proposta Civica” sembra essere molto concentrata sul profilo di alto valore della candidata che ha espresso una visione condivisibile ma che rimane pur sempre nell’etereo, tuttavia, contraddistingue un cambio di paradigma dal solito unico e poverissimo obiettivo del turismo come sbocco finanziario cittadino. (Andrea Impannati)