
di Renato Piscini
L’impatto sulla nomina del Consiglio d’Amministrazione dell’Opera dl Duomo fa circolare quantità eccessive di informazioni, talvolta non vagliate accuratamente, che rendono difficile orientarsi a causa di fonti più o meno attendibili. Quello che è reale è l’esplicita uscita piccata del vescovo a cui la politica deve una spiegazione se non delle scuse. Unitamente la tossicità impera in più aspetti: dal presenziare ad eventi di parte pur essendo di un’altra ragione sociale (partito), al voler a tutti i costi determinare la presenza o la proposta di intellettuali in ambiti di non loro provenienza.
Autoreferenze senza ragione di essere o di proporre. Tutto questo è antidemocratico e caratterizza l’odierno stile politico, visto come mero adeguamento alle opportunità di potere in uno spazio di manovra limitato. Mette in crisi insomma la capacità di intervenire e fa lavorare a vuoto la formazione della opinione politica nella sfera civile. Il rapporto tra religione e laicità si interroga sul concetto di sfera pubblica in relazione ai mutamenti della comunicazione. Il problema è legato alla ripetitività dei messaggi e delle azioni politiche errate che impedisce argomentazioni coerenti. Soprattutto è l’ora di modificare il fare politica e qualora i soggetti in essere non siano adeguati restino in punta di matita e riflettano.
Passano amministrazioni, si accumulano errori, ma il potere ritorna sempre ad astratte categorie cui i singoli dovrebbero attenersi. Le intenzioni cambiano, ma il meccanismo è lo stesso. Sempre meno si risolvono i i problemi concreti delle singole persone a vantaggio di una società o a vantaggio di parte; questo è il cruccio, la vita delle persone si sfalda allora tu devi…noi dobbiamo…si deve. Finora abbiamo fatto gli sdraiati è l’ora del risveglio o del desiderio. Sbagliando si impara, la consapevolezza di realizzare qualcosa che va al di là della lunghezza d’onda della realtà. Se tutto cambia anche il modo della politica può cambiare, rimane il fatto che dalla caverna non si esce in massa ma uno per volta…sotto a chi tocca!








