“Ancora troppe incertezze in merito alla fattibilità e ai tempi di realizzazione del secondo stralcio della “Complanare di Orvieto”: per questo motivo, il Partito Democratico si è mobilitato, a tutti i livelli, per fare chiarezza su una vicenda che sconta ritardi e inadeguatezze inaccettabili”. E’ quanto dichiara, in una nota, il consigliere Pd Federico Giovannini che, nella giornata di martedì 24 ottobre, ha riportato la questione all’attenzione del Consiglio Comunale nell’ambito di un’interrogazione da lui stesso presentata.
“L’amministrazione comunale di Orvieto – sostiene Giovannini – continua a rimanere assai vaga rispetto alla disponibilità dei fondi disponibili destinati alla realizzazione dell’opera, lasciando intendere che il percorso è ancora lungo e i tempi sono incerti”.
“Con senso di responsabilità – prosegue – il Partito Democratico, anche a seguito della mia interrogazione, si è attivato per ricevere riposte certe sia a livello ministeriale che regionale. Con questo spirito è stata presentata una prima interrogazione all’Assessore Melasecche, dai Consiglieri regionali Michele Bettarelli e Fabio Paparelli e, una seconda, rivolta direttamente al Ministro dei Trasporti Salvini, già depositata dal Senatore Walter Verini”.
“Come noto – spiega il consigliere Dem – la Complanare di Orvieto è un’opera infrastrutturale prevista dall’accordo di programma quadro per la viabilità Governo-Regione Umbria del 2004 e finanziato con le risorse del fondo di sviluppo e coesione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, della regione Umbria, della provincia di Terni e del comune di Orvieto.
Il primo tracciato della Complanare è stato realizzato nel 2017 e consente di collegare Orvieto Scalo con l’abitato di Ciconia e il Polo Ospedaliero, con la realizzazione del Ponte Sandro Pertini sul fiume Paglia. Il secondo tratto, ancora da realizzare, dovrebbe servire a raggiungere la zona industriale di Bardano, decongestionando il traffico sulle strade delle frazioni di Orvieto Scalo e Sferracavallo”.
“Al fine di mitigare l’impatto del secondo stralcio, rispetto ai terreni di pregio agricolo destinati a produzioni tipiche e d’eccellenza – ricorda Giovannini – il Comune di Orvieto ha predisposto ormai da tempo un’ipotesi di nuovo tracciato per tentare di assicurare maggiore sostenibilità all’opera. A distanza di oltre un anno dalla formalizzazione della nuova proposta alla Società Autostrade per l’Italia, però, si sono perse le tracce sia del progetto che del nuovo tracciato”.
“Per questi motivi – prosegue – riteniamo opportuno conoscere, ai vari livelli, le effettive ragioni dei ritardi accumulati rispetto all’attivazione dei cantieri e in quali tempi saranno bandite le relative gare d’appalto. Tenuto conto che l’opera finirà per costare circa 12,9 milioni di euro, rispetto agli 8 previsti a suo tempo, ciò a causa degli aumenti delle materie prime e dell’energia, è altrettanto importante – conclude – acquisire informazioni certe e circostanziate circa gli effettivi stanziamenti aggiuntivi necessari alla coperta dei costi dell’opera”.