Se, il successo di un evento è davvero misurabile con il gradimento degli intervenuti, la Festa per il cinquantenario della Castellana, aperta da un applauso caloroso per i numerosi amici portati via dal tempo, può considerarsi un trionfo. In platea si notano i rappresentanti delle quattro Associazioni, Andromeda, Orvieto contro il Cancro, ciCasco, Coop Il Quadrifoglio, tutte impegnate nel sociale, con le quali La Castellana, da diversi anni, mantiene un reciproco rapporto di presenza e collaborazione nelle iniziative verso “il prossimo” da queste organizzate. Moltissimi, oltre ogni previsione, i messaggi di congratulazione pervenuti, dopo sabato, al Presidente Carboni come a altri personaggi direttamente interessati alla serata.
Gli “stranieri”, arrivati a Orvieto in virtù dei successi nella cronoscalata, non hanno lesinato complimenti anche alla prima cittadina di Orvieto, Roberta Tardani per i toni e il calore che ne hanno caratterizzato l’intervento da “tifosa” per una manifestazione nella quale c’è una trasparente cooperazione tra pubblico e privato.
“Con l’Associazione della Castellana – ha detto Tardani – si è creato un rapporto franco e collaborativo, esente da dietrologie, che desidera solo migliorare l’immagine di Orvieto e auspicherei venisse preso a esempio. I risultati sono sotto gli occhi di tutti”. Ettore Bassi, ospite d’onore, ha interpretato il ruolo come sa fare un bravo attore cui piace dedicare parte del tempo libero a correre nelle cronoscalate. Significativo, per ricordare i legami di amicizia e lo spirito genuino che ancora appartiene alle gare in salita, quanto raccontato da Fabrizio Peroni, ascolano e vincitore di un’edizione della corsa: la divisione di un panino, gelosamente custodito in macchina dal pilota marchigiano, nella lunga attesa prima di tornare dal parco chiuso alla partenza.
Non poteva mancare il saluto dell’Autorità sportiva con la presenza dei Presidenti ACI di Perugia e Terni, Ruggero Campi e Giorgio Natali a confermare il sostegno alla Castellana. “Uno dei tre autodromi, con Magione e Gubbio della nostra Umbria -, ha sottolineato Campi – che danno un lusso motoristico alla nostra Regione senza alcuna distinzione fra le due Province”, ad anticipare la rassegna dei campioni.
Il compito dell’apertura tocca ad Alessandra Nesti, figlia del compianto Re delle salite Mauro. I ricordi del campione di Bardalone, sulla montagna pistoiese, della sua officina sotto casa, tappa obbligata per gli amanti delle corse, dei successi, del suo essere babbo, toccano le corde della commozione
Mauro e Fulvio Braconi, fratelli aretini con sei successi in bacheca (4 Mauro, 2 Fulvio), celebrando la bellezza del tracciato orvietano, non hanno nascosto l’ affetto, ancora vivo, per la nostra città ed elogiato la perfetta organizzazione della competizione sportiva. Lo stesso hanno fatto, Franco Cinelli (2 assoluti), Giuliano Peroni (la famiglia ha messo insieme cinque Trofei), mentre, Fabrizio Fattorini, unico orvietano insieme al figlio Michele padroni per sette volte del gradino più alto del podio (3 Fabrizio, 4 Michele), ha ricordato i profondi cambiamenti alle macchine succedutisi nel corso degli anni. La parata dei Presidenti, aperta da Giuliana Bianconi, figlia di Pino, Socio fondatore e animatore delle prime edizioni oggi scomparso, è proseguita con Rodolfo Coscioni, anch’esso giovanissimo Socio fondatore, poi Presidente, pilota Lancia e Fiat ai tempi in cui vestiva i colori “Fiat Garbini Orvieto” in coppia con Luigi Ricci (detto Cica).
Sante Coscetta, erede della presidenza Coscioni, paragonando il suo modello organizzativo (la centrale era il negozio, fra lampade, fili e altro materiale elettrico) a quello attuale, ha definito insuperabile quello corrente, addirittura il migliore in campo nazionale.
E’ seguito Massimo Vezzosi, medico farmacista e pilota medagliato, regista del passaggio dalla gestione artigianale ad una più moderna e funzionale. Un cambiamento importante, di cui hanno tratto benefici la gara e chi gli è succeduto. Che fu Paolo Roselli, il Direttore per meriti acquisiti, fin da ragazzo braccio operativo di Sante Coscetta, stretto collaboratore del Dottore di Castiglione in Teverina, prima di accomodarsi sulla poltrona presidenziale. I disturbi della deambulazione lo hanno costretto poi a restringere le attività ma il bagaglio di conoscenze e i suoi consigli restano un puntuale punto di riferimento.
Luciano Carboni, con il cinquantenario, festeggia i 16 anni + 1 di Presidenza. Per lui, per il V.Presidente Luca Gnagnarini, per tutti i componenti il Consiglio parlano i fatti.
La Castellana è anche una questione d’affetto. Prova ne sia i riconoscimenti assegnati a Sante Scarponi e Luca Portarena. Sante è il commissario di percorso più longevo. Luca è Presidente del Gruppo commissari sportivi di Orvieto, la cui costituzione è stata caldeggiata dall’Associazione, invitati regolarmente anche per manifestazioni nazionali e internazionali. Chiusura scoppiettante con l’aitante gruppo di driver e ex piloti dell’orvietano
protagonisti in gara. Comprendendo quelli che non ci sono più, rappresentati da congiunti e amici: le signore, Maria Vittoria Salucci consorte di Fiumi, Simona Prosperini moglie di Andrea Tei, Cesare e Resi Menichetti figlio e nipote di Paolo Menichetti, Fausto e Cristian Corradini babbo e fratello di Alessio.
Per rispetto anagrafico, microfono a Giuliano Cenci (Pallino), a descrivere un aneddoto nella sua lunga carriera: “Ricordo il Giro d’Italia del 1978, navigatore di Paolo Menichetti sulla sua Alfa GT. In un tratto della Cesana-Sestriere, Paolo commise un errore mandando la macchina contro il guard rail. Presi un po’ di paura e imposi a Paolo di cedermi la guida. Accettò senza battere ciglia, cedendomi il volante. Non lo avrei mai immaginato”.
C’è tempo per un riconoscimento, non “dalla” ma “all’Associazione della Castellana”. Lo consegnano, al Presidente, Luciano Carboni, i rappresentanti del Panathlon Club, Rita Custodi governatore Area X, Lucia Custodi e Flavio Zappitelli, Presidenti Panathlon Orvieto e sezione Junior. Si è fatta l’ora dell’Apericena: Oreto c’aspetta.