A Todi è ripresa da un paio di settimane la stagione del cinema “Nido dell’Aquila”, in pratica in piena continuità con quella dell’arena estiva alla terrazza inferiore dello stesso ex monastero delle Lucrezie. Entrambi spazi di proprietà comunale, si caratterizzano per un’attività cinematografica tra le più interessanti della regione grazie alla competenza della direzione di Romolo Abbati.
Alla costante presenza in cartellone dei film appena usciti, si aggiungono infatti incontri con registi, attori e critici, la proiezione una volta a settimana di titoli in lingua originale, iniziativa particolarmente apprezzata dalla comunità di ospiti stranieri nel territorio, rapporti privilegiati con le scuole cittadine e un’attenzione particolare ad iniziative legate a Todi. E’ stato il caso la scorsa settimana del documentario su Patrizia Cavalli, “Le mie poesie non cambieranno il mondo”, diretto da Francesco Piccolo e Annalena Benini, e lo sarà ancora lunedì 25 settembre con “Misteriosamente inventato” (ore 21:15, ingresso gratuito), il docu-film su Nino Cordio, artista, pittore e scultore molto legato a Todi del quale viene raccontata l’attività culturale anche attraverso testi e testimonianze di personaggi, quali Leonardo Sciascia, Andrea Camilleri, Carlo Levi, Enzo Siciliano, Renato Guttuso, con i quali incrociò il percorso e che ne apprezzarono l’opera.
Nell’occasione la proiezione sarà preceduta da una presentazione a cura di Mino Lorusso, presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, di Francesco Cordio, regista, figlio di Nino, e del critico cinematografico Michele Bellucci, giornalista de “Il Messaggero”. “L’attività del Nido dell’Aquila – sottolinea il Sindaco Antonino Ruggiano – è un fiore all’occhiello della programmazione culturale della città, ormaii piccola capitale regionale del cinema, grazie alla presenza del festival estivo diretto da Paolo Genovese e dall’essere di nuovo ormai da alcuni anni luogo prescelto per girare nuovi film, da “Uomini da marciapiede” a “L’età giusta”, da “La Befana vien di notte” a “La leggenda di Kaira”, solo per citare i più recenti”.