Da 72 ore una persona a me molto cara sta lottando con tutte le sue forze per superare una inattesa e difficilissima prova alla quale la vita l’ha voluta sottoporre. Colgo l’occasione per ringraziare il dottor Cesare Magistrato, Direttore del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Orvieto, gli OS Caterina e Giuseppe, il medico di turno del PS e il personale della TAC per l’umanità, la cura, l’estrema professionalità e la tempestività nello svolgimento del primo complicato soccorso che, in soli 45 minuti, ha consentito di porre una diagnosi corretta di un caso clinicamente molto complesso, mettendo la paziente in condizione e di essere trasferita con urgenza presso l’Ospedale di Terni.
Ognuno racconta legittimamente la propria esperienza ed esprime il proprio parere, ma quello che posso dire di aver constatato personalmente e in occasione di alcuni eventi che mi hanno costretto a rivolgermi al Pronto Soccorso del Santa Maria della Stella di Orvieto, ho sempre constatato che, nonostante tutte le difficoltà legate agli organici e alle infrastrutture, il personale del Pronto Soccorso di Orvieto, soprattutto in questo ultimo caso clinico di lotta contro il tempo per la sopravvivenza di una giovane paziente, ha mostrato capacità di intervento e di reazione di altissima professionalità che si sono rivelate risolutive per la vita stessa della paziente e che non è scontato che avrei potuto trovare in nosocomi ben più grandi.
Non serve aggiungere altro se non ribadire la mia personale riconoscenza all’equipe del PS orvietano che nel tardo pomeriggio del 10 agosto ha fatto di tutto per mettere in condizioni la paziente di essere stabilizzata e trasferita con urgenza al Reparto di competenza dell’Ospedale di Terni dove è stata sottoposta immediatamente alle cure della dottoressa Maria Stefania Dioguardi, Dirigente della UO di Neurologia che ringrazio infinitamente e del personale della Strock Unit, un team multidisciplinare formato da medici, infermieri, tecnici della riabilitazione e personale di supporto dotati di grande umanità e di altrettanta professionalità.
Dopo un accurato e rapido consulto con i neurochirurghi, la paziente è stata sottoposta nottetempo ad un delicato intervento presso la Struttura Complessa di Neurochirurgia da dove è stata successivamente trasferita presso la Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione.
Sento il dovere di ringraziare per la professionalità e la grandissima umanità l’equipe della Neurochirurgia dell’Ospedale di Terni ,diretta dal Dottor Carlo Conti e in particolare il Dottor Giovannino Zofrea, che ha eseguito il delicato intervento chirurgico in condizioni di estrema urgenza.
Desidero, altresì, sottolineare la mia eterna riconoscenza all’équipe clinica multidisciplinare del Santa Maria di Terni che sta seguendo il caso clinico così complesso, continuando a fare tutto il necessario, anche in un periodo dell’anno particolare come quello di questi giorni festivi, per consentire alla paziente di superare la difficile prova a cui la vita la sta sottoponendo e come ho avuto modo di verificare la medesima equipe sta facendo anche con tutti gli altri pazienti ivi ricoverati.
I casi clinici menzionati sia di Orvieto che di Terni costituiscono un autentico esempio di “buona sanità” nonostante questa debba fare i conti con criticità dovute alle croniche carenze di risorse finanziarie e di alcune innegabili carenze di organici e di infrastrutture, ma alle quali la Direzione Strategica dell’Usl Umbria 2 sta cercando di provvedere nei tempi e nei modi che le saranno consentiti dalle solite e inevitabili complicazioni burocratiche.
Desidero, inoltre, ringraziare tutte le persone che hanno fatto pervenire alla paziente tantissimi messaggi di affetto e la propria vicinanza. Speriamo che il caso possa risolversi nel migliore dei modi con il ritorno a casa della paziente. Ringrazio anche la Direttrice del quotidiano OrvietoSi per aver concesso spazio alla mia testimonianza. (Antonello Romano)








