Astronauta in occidente, cosmonauta in Unione Sovietica. La “cortina di ferro” separava, oltre che stati e popoli, anche vocaboli di identico significato. Dietro le differenze etimologiche (astro e cosmo) i più dotti hanno voluto scorgervi il riflesso di dottrine filosofiche e politiche, e sebbene di questo platonico riflesso non si abbia certezza, ci fu un tempo il cui la parola cosmonauta, almeno in Italia, davvero compendiava le magnifiche sorti e progressive di quel “socialismo reale” a cui si guardava come ad un modello. Nel 2009 Cosmonauta diventa un film. Lo scrive e lo dirige Susanna Nicchiarelli. Pellicola e regista faranno sosta in piazza Santa Maria ad Allerona domenica 20 agosto alle ore 21.00.
L’opera prima di Nicchiarelli comincia nel 1957 e tocca le vicende di Gagarin e Valentina Tereskova per raccontare il transito adolescenziale di Luciana, bambina politicamente precoce che abbandona la cerimonia della prima comunione perché, è lei stessa ad affermarlo, è “comunista”. Dopo questa prima rivolta esistenziale, Luciana comincia ad apprendere i rudimenti dell’altro catechismo, quello del PCI, constatando, anche dentro il Partito dell’Uomo Nuovo, la presenza ottusa e soffocante di quelle regole che già si era trovata a contestare dentro il cerchio familiare.
Susanna Nicchiarelli – scrive Giancarlo Zappoli su Mymovies.it – “si assume il compito, più che mai rischioso in tempi ‘mocciani’, di parlare di adolescenza al cinema per di più partendo da un passato che sembra ormai sepolto anche nell’immaginario collettivo. Nel mondo c’era la Guerra Fredda e la corsa allo spazio ne rappresentava in qualche misura le tensioni trasponendole su un piano da leggenda contemporanea.
In un’epoca come la nostra in cui le ideologie si sono dissolte la regista ci racconta di una ragazzina che ad una di quelle ideologie si aggrappa per cercare di trovare un senso al proprio esistere. Lo fa in modo confuso (come i suoi coetanei del presente che non hanno più neppure quell’appiglio) provando a individuare una traiettoria tra riunioni in sezione, vendette contro i socialisti ‘traditori’ e, come tutti, nel tentativo di guardare dentro se stessa per capire i piccoli slittamenti del cuore. Susanna Nicchiarelli ama il personaggio che mette in scena. La segue nelle sue improvvise, e talvolta crudeli, ribellioni senza mai giudicarla alternando dramma e commedia dai toni lievi”.
La proiezione sarà preceduta da un dialogo a più voci che avrà per protagonisti la regista, giornalisti ed esperti di cinema. L’ingresso è libero.









