Il consigliere comunale Pd, Federico Giovannini, ha inviato un’interrogazione al presidente del Consiglio Comunale, Umberto Garbini, e al sindaco, Roberta Tardani in merito alla soppressione delle linee autobus urbane ed extraurbane. Di seguito il testo:
Premesso che:
– a fine giugno l’assessore alla Mobilità annunciava due nuove linee di autobus notturne che avrebbero collegato il centro storico con la Stazione Ferroviaria e il casello autostradale con Sferracavallo
– dal 1° luglio è partita la fase sperimentale della linea che collega, nelle ore notturne, la Stazione Ferroviaria, Piazza della Pace, il casello dell’A1 e Sferracavallo con Via Panaro e Via Piave.
Contestualmente a ciò, è stata soppressa la Circolare “B” dalle 21 in poi che collegava località La Svolta e Sferracavallo fino alla rotatoria della Segheria e al centro storico. Una decisione contestata da non pochi cittadini che hanno manifesto allo scrivente il loro disappunto.
Altrettanto contestabile è la scelta di questa Amministrazione Comunale di rinunciare al servizio un tempo assicurato dalla Circolare “A” che, di pomeriggio, collegava Piazza Cahen a Piazza Duomo. Una scelta che costringe i visitatori e turisti, non sempre giovanissimi e non sempre atletici, a una defatigante passeggiata verso le piazze più celebrate, alle quali, specie in questo accalorato periodo, giungono affaticati e grondanti di sudore.
Si chiede:
– perché la scelta di isolare, di sera, tutta Ciconia (quartiere più popoloso di Orvieto) e penalizzare pure Sferracavallo visto che sono coinvolte solo Via Panaro e Via Piave;
– perché si toglie la Circolare “A” il pomeriggio costringendo visitatori e turisti – spesso anziani, talora disabili – ad un atto penitenziale che assomiglia – viste le temperature estive – ad un’anticipazione dell’Inferno dantesco?
Non è questo un bel biglietto da visita per Orvieto dal punto di vista turistico. Devo constatare, con rammarico, che quest’Amministrazione non sta incentivando l’uso del mezzo pubblico per entrare nel centro storico, ma continua nella direzione opposta di favorire gli spostamenti con le auto aumentando l’inquinamento. Difatti l’uso del Tpl è fermo ormai al 5% ad Orvieto e politiche per migliorare questa cifra non se ne vedono.