Mentre nell’aria risuonano ancora le note della straordinaria edizione celebrativa dei 50 anni di Umbria Jazz, nel web si alza il sipario su Jazzlife, la documentary series che si propone di raccontare la regione, il suo patrimonio artistico, la storia, il paesaggio, la cucina – “la vita con la J maiuscola” – al mondo intero.
A fare da ambasciatrice nel documentario della durata di 40 minuti in uscita sarà la città di Todi. “Si tratta di una vetrina eccezionale – commenta il Sindaco Antonino Ruggiano – frutto di un grande lavoro di scrittura, riprese e montaggio, con tre testimonial d’eccezione come Danilo Rea, Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra”.
Il format prevede che a fare da colonna sonora alla narrazione siano musicisti capaci di vedere il territorio visitato con occhi appassionati, sensibilità fuori dal comune e punti di vista inaspettati. E così è con Rea, Pietropaoli e Sferra, che si sono mossi per giorni tra città e campagna, fra monumenti e passeggiate, fra cantine e frantoi, che Todi viene raccontata agli italiani e agli stranieri, con il viaggio visivo impreziosito dalle immagini e dai suoni di un concerto magico al centro della scalinata di San Fortunato.Sostenuta da Umbria Jazz, dalla Regione dell’Umbria, dal Ministero degli Esteri, dal Ministero della Cultura e dagli Istituti Italiani di Cultura, la documentary series è stata girata alla fine della scorsa estate all’insegna della massima riservatezza. Il regista è Michele Baggio, ideatore del format che nasce dalla sua passione per il documentarismo, la musica di qualità e il festival di Carlo Pagnotta, con il quale collabora dal 2003.
Jazzlife Todi verrà proiettato in anteprima proprio a Todi, giovedì 20 luglio, al cinema Nido dell’Aquila, alle 18:30, in apertura della terza edizione dell’Umbria Cinema Festival, che animerà la città per quattro giorni.
Da quel momento sarà Umbria Jazz a prendersi cura della sua distribuzione e diffusione tramite i propri canali internazionali. L’obiettivo è quello di far conoscere più da vicino il background culturale dell’Umbria, che è stato fattore indispensabile e determinante del successo della kermesse nata nel 1973.
“La scelta di Todi da parte di Jazzlife – sottolinea il Sindaco Ruggiano – ha un valore immenso dal punto di vista promozionale. D’altra parte, come viene ricordato nel documentario, fu proprio la nostra piazza del Popolo ad ospitare nel 1974 un concerto del grande Charles Mingus che è restato nella storia di Umbria Jazz. Dopo mezzo secolo le strade della città e del festival di Carlo Pagnotta, al quale l’Umbria deve essere per sempre grata, si sono finalmente di nuovo felicemente incrociate”.