Il gabbiano tornerà a volare?
Pierluigi Bersani e Andrea Scanzi hanno intrattenuto il copioso pubblico parlando di politica, musica e vita durante l’evento de “La Gaberiana” dedicato al cantautore italiano tenutosi a Firenze.
Nell’incontro è stato fin da subito citato il testo di Giorgio Gaber in Qualcuno era Comunista: “No, niente rimpianti. Forse anche allora molti avevano aperto le ali, senza essere capaci di volare, come dei gabbiani ipotetici.”
L’ex segretario del Pd ha poi specificato: “Gaber con la sua potenza artistica ha descritto pienamente la critica sociale contro la massificazione individuando come necessaria una comunità fatta di individui che per stare bene devono condividere il benessere”.
Dopo una prima fase musicale di grande speranza il cantautore cade nel pessimismo, la fase in cui Bersani riconosce meno affine a sé il pensiero di Gaber, riabbracciandolo invece nell’ultimo periodo avendo una visione maggiormente possibilistica.
“Non è stato fatto tutto quello che si poteva fare ma gli anni ’70 sono stati quelli che hanno permesso al nostro paese di essere avanguardia, con riforme che stanno dando i loro frutti anche nel presente.”
Il concetto del “Non si può essere felici da soli”, è questa l’eredità del PCI che anche Bersani si porta dietro, catturando il folto pubblico fiorentino che approva e ricorda gli anni fiorenti del partito.
Bersani continua dicendo: “Se si guarda il Paese con gli occhi di chi sta peggio si crea un Italia migliore”, una massima che potrebbe essere utile anche alla neo-segretaria Pd Elly Schlein.
Il politico di lungo corso dispensa anche consigli sia a Renzi, che spinge ad andare “dove lo porta il cuore”, sia ai suoi alleati: “in politica si deve fare sempre prima di comunicare”.
Parole di fuoco dell’ex Segretario per il governo Meloni: “C’è un grumo nero che sta cercando di non far capire cosa è davvero successo nel nostro Paese, ma io c’ero negli anni ’80, la Strage di Bologna e le sentenze connesse parlano chiaro”.
La famosa “mucca in corridoio” prevista da Bersani è stata aiutata dalla crisi della globalizzazione, e la destra ha saputo interpretare meglio il disagio, come spesso sa fare. Il Pd deve ricomporre la società, superando le logiche corporativistiche della maggioranza con misure di equità e giustizia sociale: dal welfare al fisco progressivo fino alla rimozione delle disparità di genere.
“Il Partito Democratico, a cui sono di nuovo iscritto, deve comprendere che non è l’equilibrio del nostro Sistema come da tradizione democristiana, bensì è l’alternanza politica che sostiene la nostra Costituzione” ha concluso Pierluigi Bersani.
L’ottimismo del politico fa pensare che il gabbiano, quindi le sinistre, possa tornare a volare ma la realtà e i trend internazionali ridimensionano l’idea ad una più umile speranza. (A.I)