Il movimentismo del momento a livello politico regionale evidenzia passi in avanti leggibili, come il recupero del fare, ma allo stesso tempo prese di posizione e azioni che alimentano confusione. La pari origine valoriale dei soggetti in campo (Terzo Polo) è una di queste difficoltà, unitamente al protagonismo di talune personalità. Cosicchè la politica vaga nei suoi labirinti innescando malumore e non coerente nel raggiungimento dell’obbiettivo finale, ovvero quell’area moderatamente-liberale-riformista verso le europee.
Protagonisti vecchi e nuovi cercano ognuno la crescita del proprio contenitore dicendo la loro per farsi riconoscere saltando tutti i meccanismi tipici di concertazione e costruzione dell’obbiettivo comune; dilazionando così un vero salto di qualità e derubricando le sinergie necessarie allo scopo. Si creano nuove forme partito creando parallelismi partitici, formazioni civiche che superano la loro essenza fondativa, singole personalità che mostrano in proprio tra i vari soggetti in campo.
Salta così l’auspicio su cui ci siamo basati per coinvolgere tutto quel popolo moderato o che non andava a votare. Quindi è bene che ognuno abbia il suo ruolo ma rispettiva la linea e la dinamica di una corretta politica non lasciando niente al caso perchè tutte le forme nuove vanno guidate pari passo nel rispetto dell’altro. Infine se esiste un contenitore tracciante e ne ha delineato l’essenza e la valenza programmatica perchè creare nuove forme o azioni invece di concertare o dare suggerimenti di pari dignità! Il nemico è il sovranismo e il populismo mentre tutto ciò che danneggia l’iniziativa è l’agire solitario, il quale può innescare anche fenomeni incontrollati o che deviino il progetto originario. Altrettanto se qualcuno arriva al risultato anche con scossoni fuori schema (Terni) ma ha alla sua origine una forma valoriali pari alla nostra (realmente riscontrata) ben venga. Basta riflettere un attimo e tutto torna.
Renato Piscini,
coordinatore Italia Viva – Orvietano